Docenti di francese preoccupati.

Iniziative contro l’inglese potenziato.

Tuttoscuola, 8 dicembre 2005

 

Mentre si avvicina l’ora della verità delle iscrizioni alla prima classe della scuola secondaria di I grado, cominciano le prime prese di posizione degli insegnanti di lingua francese preoccupati per l’arrivo dell’inglese potenziato, pesantemente concorrenziale per loro.

Quest’anno e l’anno scorso, primi due anni di applicazione della riforma, vi era stata solamente una convivenza di francese e inglese nelle classi di scuola media riformate: due ore settimanali per ciascuna lingua con eventuale completamento di orario nelle ore aggiuntive.

In molti casi i docenti di francese ci avevano guadagnato perché, dove si insegnava solamente inglese come prima lingua, erano state istituite cattedre di francese come seconda lingua comunitaria. Dove c’era francese prima lingua, l’arrivo dell’inglese non aveva creato concorrenza.

Ora invece, con la possibilità che i genitori chiedano l’inglese potenziato con assorbimento di tutte le ore settimanali di francese, gli insegnanti di quest’ultima lingua rischiano di vedere cancellato il loro insegnamento, sia se già funzionante come prima lingua con il precedente ordinamento sia se introdotto come seconda lingua comunitaria dalla riforma.

Si hanno notizie di collegi dei docenti di scuola media che, su proposta dei colleghi di francese, deliberano o intendono deliberare iniziative di dissuasione nei confronti delle famiglie in vista delle prossime iscrizioni, come, ad esempio, non fornire informative sull’inglese potenziato oppure di deliberare lo svolgimento di tutto o parte dell’insegnamento dell’inglese in orario pomeridiano per scoraggiarne la scelta di iscrizione.

Anche gli insegnanti di spagnolo e di tedesco potrebbero cercare la solidarietà dei colleghi per gli stessi timori della concorrenza dell’inglese.

Per l’anno prossimo l’eventuale scelta massiccia dell’inglese non dovrebbe produrre significativi effetti sulle cattedre di francese, ma nel successivo biennio potrebbero esservi conseguenze sugli organici con possibile soprannumerarietà e conseguenti necessità di riconversione professionale.