SCUOLA.
Iniziativa dei genitori dei piccoli alunni per ottenere l'insegnante di sostegno

Bimbi disabili, diffida al ministero.

Nonostante le cause vinte in tribunale le sentenze sono rimaste sinora lettera morta

Bianca De Fazio, la Repubblica dell'8/12/2005

 

NAPOLI. Dopo i ricorsi, le diffide. I genitori dei bambini disabili che quest´anno si sono visti ridurre all´osso le ore di sostegno a scuola, hanno prima vinto le cause in tribunale contro il ministero (quasi sempre i magistrati hanno stabilito che i piccoli avessero l´insegnante di sostegno per tutte le ore della frequenza scolastica), e ora, ogni volta che la sentenza dei giudici è rimasta lettera morta, stanno ufficialmente diffidando l´amministrazione scolastica: se gli insegnanti di sostegno non entreranno in classe entro 5 giorni, partiranno le denunce penali contro il ministro Moratti e il direttore scolastico regionale Alberto Bottino. Accusati di non aver dato seguito alle ordinanze del tribunale, e di perseverare nella decisione di limitare il sostegno a poche ore a settimana.

E sì che l´amministrazione è in seria difficoltà dinanzi alle sentenze. Per oltre 30 ricorsi presentati dai genitori del coordinamento "Tutti a scuola", sono già una quindicina le sentenze che impongono il sostegno per l´intero orario scolastico. Come dire che non basta neppure un solo docente di sostegno: ne servono due. Si tratta, ovviamente, di alunni che, senza un ausilio costante, vedono negato il loro diritto all´istruzione e, soprattutto, all´integrazione scolastica. A firmare i ricorsi, le diffide e quindi le denunce, l´avvocato Simona Marotta, che sta patrocinando le cause degli alunni disabili.