Nota del ministruzione sui volumi per il 2005/06. Riforma Moratti nei libri scolastici. da ItaliaOggi del 27/4/2005
La riforma Moratti avanza nei libri di testo. L'editoria scolastica dovrà aggiornare i volumi da adottare per il prossimo anno. Per il 2005/06, infatti, i nuovi ordinamenti legati alla riforma, introdotta dalla legge n. 53/2003, arriveranno a coprire sette anni su otto della scuola di base. Lo ricorda la circolare del ministero dell'istruzione (n. 46/2005). La scelta dei libri deve essere deliberata dal consiglio di classe nella seconda decade del mese di maggio per la scuola superiore, nella terza decade dello stesso mese per elementari e medie. L'adozione dei libri di testo, ricorda la nota, "è espressione dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, che si realizza anche con la scelta consapevole e mirata di strumenti didattici coerenti con il piano dell'offerta formativa". La nota richiama i dirigenti a vigilare sulla coerenza dei volumi adottati dai docenti, "nell'espressione della libertà di insegnamento, rispetto alle indicazioni nazionali del ministero". Un controllo che dovrebbe evitare la mancata attuazione sul campo della riforma Moratti. Una tentazione che dovrebbe comunque essere già sventata dalla mancata ristampa dei precedenti volumi.
Le direttive sui programmi obbligatori, allegate al decreto legislativo n. 59/2004, riguardano dal prossimo settembre innanzi tutto il quinto anno delle elementari. Viste le difficoltà di aggiornamento dei volumi, le case editrici hanno chiesto e ottenuto di adottare per il quinto anno i testi prodotti prima dell'introduzione delle indicazioni nazionali. Gli editori "provvederanno tuttavia a integrare, in tempo utile rispetto all'inizio delle lezioni, i testi predetti con fascicoli riguardanti la storia e la geografia in modo tale da renderli coerenti con le indicazioni nazionali stesse". Nuovi programmi poi al secondo anno delle medie, dove, per esempio, debutta la seconda lingua straniera. Novità anche per la religione cattolica, per la quale sono stati definiti, d'intesa tra il ministero dell'istruzione e la Conferenza episcopale italiana, nuovi obiettivi di apprendimento. Per evitare però che i genitori siano costretti a sostituire volumi già acquistati per gli anni precedenti, questi saranno obbligatori solo per gli alunni del primo e del terzo anno delle elementari, quando il cambio di testo è comunque previsto. Nessuna novità, invece, per le scuole superiori, la cui riforma è in fase di definizione. |