Pronti 4 mln per fare l'alternanza.

da ItaliaOggi del 5/4/2005

 

Stanziati 4 milioni di euro per l'alternanza scuola-lavoro per il 2005. A usufruire dei progetti promossi dalle camere di commercio saranno 6.100 studenti.

Si rinnova dunque anche per questo anno l'alleanza, iniziata nel giugno 2003, tra ministero dell'istruzione e le camere di commercio in materia di alternanza tra la scuola e il lavoro. I percorsi che saranno realizzati, seguendo il protocollo d'intesa Miur-Unioncamere, sono 305 e coinvolgeranno 87 province, 340 scuole e 1.400 imprese, per un monte complessivo di circa 40 mila ore dedicate alle attività di alternanza. Questo sistema, già previsto e sperimentato positivamente nei principali paesi europei, prevede che gli studenti compresi fra i 15 e i 18 anni di età che frequentano il liceo o il sistema dell'istruzione professionale possano scegliere questa modalità di formazione per acquisire maggiore consapevolezza delle proprie scelte attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro (si vedano gli approfondimenti nelle altre pagine di questo inserto). La regione Emilia Romagna sarà quella in cui si realizzeranno il maggior numero di percorsi, subito seguita dal Lazio e dalla Toscana. È un modo questo, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, che risponde alle esigenze dei giovani studenti, "che possono apprendere in maniera più attraente e, contemporaneamente, preparare in maniera adeguata e con un certo anticipo il loro ingresso nel complesso mondo del lavoro".

La preparazione degli studenti sarà infatti arricchita attraverso esperienze concrete nel mondo del lavoro, che, secondo quanto prevede il decreto sull'alternanza scuola-lavoro, potrebbero essere realizzate non solo nelle imprese, ma anche in enti pubblici o privati. Sangalli ha concluso poi come il tema dell'alternanza sia importante per "la scuola italiana, che si mette finalmente al passo con l'Europa e fa crescere il suo contributo alla competitività del sistema paese". Dichiarazione che sintetizza il favore con il quale il mondo imprenditoriale ha salutato l'approvazione definitiva del provvedimento, due settimane fa, del consiglio dei ministri.