I dati del rapporto alcol e giovani.

In Italia il primo bicchiere a 11-12 anni.

E' l'età più bassa tra i paesi Ue dove la media di chi beve per la prima volta
è 14 anni e mezzo. Il vino sempre meno preferito.

da Il Corriere della Sera del 22/4/2005

 

ROMA - In Italia sono troppi gli adolescenti che bevono alcol. Mentre è diminuito del 3,6% il numero dei ragazzi fra i 15 e i 16 anni nel 2002, contemporaneamente è aumentato del 9,2% il numero dei bevitori fra i giovanissimi con meno di quell' età. L'Italia detiene un primato: quello del primo bicchiere consumato a 11-12 anni, l'età più bassa dell'Ue, dove la media si aggira sui 14 anni e mezzo.

In tutto circa 800 mila giovani subiscono il fascino della bottiglia e fra il 4 e il 20% degli infortuni sul lavoro è causato proprio dall'alcool. L'occasione per tirare le somme sul rapporto alcol e giovani è stata la giornata di prevenzione dall'alcol, che vede oggi la presentazione della campagna del ministero della Salute e di una iniziativa dell'Istituto Superiore di Sanità nelle scuole medie.

Nel complesso, l'ISS ha contato nel 2002 fra gli under 16 ben 723 mila consumatori di bevande alcoliche. Rispetto al 2001 il calo registrato è stato del 3,6%, fortemente sostenuto dalle teenagers (-12,6%). Tuttavia l'analisi delle tendenze di medio periodo fra il 1998 ed il 2002 mette in luce che mentre per i quindicenni e sedicenni si registra una diminuzione del numero di consumatori, sono proprio i più giovani, i quattordicenni, a registrare un incremento del 9,2%. Un dato che trova conferma in altri studi secondo i quali ben il 7% dei giovani dichiara di ubriacarsi 3 volte a settimana. Le cose non vanno meglio nel mondo del lavoro, dove ogni anno l'Inail riceve circa 940 mila denunce di infortuni di cui una percentuale compresa tra il 4 e il 20%, pari a 37-188 mila incidenti, è dovuta al consumo di alcolici.

Per la prima volta da numerosi anni, si è osservata una lieve flessione nel numero dei consumatori di alcol, che comunque rappresentano l'88,6% della popolazione maschile ed il 60,1% di quella femminile. Nel 2002 sono stati stimati 36 milioni i consumatori di alcol in Italia (21 milioni circa gli uomini, 15 le donne). Nonostante il consumo medio pro-capite di alcol puro sia diminuito del 37% negli ultimi 20 anni, da circa 4 anni il consumo medio si è stabilizzato a 7,4 litri pro-capite per anno.

Nelle scelte gli italiani preferiscono sempre meno il vino (-41,4%), i superalcolici (-77,1%) mentre aumentano i consumi di birra (+68,1%). Questo ha comportato un notevole calo della mortalità per alcol correlata alle patologie croniche come la cirrosi epatica, ma ha influito poco sugli incidenti stradali e domestici e sulle patologie acute. Si stima infine, sempre secondo i dati forniti dall'ISS, che gli alcolisti siano circa un milione, in maggioranza maschi, con un rapporto di 3 a 1 rispetto alle donne. Gli astemi rappresentano il 27,2% della popolazione.