Riforma della scuola Via alla prima modifica. di Raffaello Masci, da La Stampa del 28/4/2004
ROMA LINGUE. Sul monte ore da dedicare allo studio dell’inglese viene fatta chiarezza, dato che finora le scuole potevano optare tra tre modelli. In prima elementare ci sarà un’ora a settimana. Due ore in seconda e terza. Tre ore in quarta e quinta. Alle medie l’orario obbligatorio sale da 27 a 28 ore e quell’ora viene guadagnata dall’inglese (che sarà studiato per tre ore a settimana). Due ore restano invece alla seconda lingua comunitaria. SCIENZE. La protesta su Darwin ha sortito i suoi effetti. Gli Osa (obiettivi specifici di apprendimento) della terza media, prevedono ora - secondo la bozza di modifica - che l’obiettivo «Il globo terracqueo: dimensioni e struttura» sia trasformato in «il globo terracqueo: dimensioni, struttura, origine, evoluzione, ere geologiche, fossili, interazioni tra geosfera e biosfera, loro coevoluzione, Darwin». MUSICA. Nelle scuole medie ad indirizzo musicale viene prevista una quota obbligatoria opzionale destinata allo studio di uno strumento musicale. TUTOR. Resta tutto com’è. Le critiche a questa nuova figura non sono state recepite. REGIONI. Rimane il problema più grave. Le scuole - dice la legge - sono chiamate a definire i propri Psp (Piani di studio personalizzati) tenendo conto: a) del nucleo fondamentale nazionale; b) della «quota, riservata alle regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse»; c) degli spazi di flessibilità assegnati all’autonomia di ogni istituzione. I punti a) e c) sono stati chiariti dal decreto 59, manca invece la determinazione del punto c). Solo l’Emilia ha già legiferato, le altre devono dire al più presto se e quante ore delle 198 sono dedicate alla loro quota, che diventa così obbligatoria per tutti gli studenti. Se non lo fanno, quel monte ore (fino a 99 l’anno) resta discrezionale. In pratica il silenzio delle regioni impoverisce l’orario scolastico . |