Il censimento del Ministero sulle barriere architettoniche

rileva che molti istituti siciliani non sono adeguati .

Servizi per disabili, scuole bocciate.

Pochi ascensori, aule e bagni non attrezzati: e i disagi aumentano .

di Salvo Intravaia, da la Repubblica ed. di Palermo del 10/4/2005

 

Scuole pubbliche siciliane inaccessibili ai portatori di handicap. Sono ancora troppi gli edifici scolastici che non consentono libertà di movimento ai portatori di handicap. A confermarlo è lo stesso ministero dell'Istruzione attraverso l'annuale censimento sull'abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole italiane. Ma al di là dei numeri, i casi di alunni, docenti e personale che devono fare i salti mortali per entrare ogni mattina a scuola si moltiplicano. Anche perché negli ultimi anni il numero dei disabili tra i banchi scolastici è vertiginosamente aumentato e la loro presenza mette a nudo tutte le carenze di edifici che in parecchi casi sono tutto tranne che scuole: abitazioni, caserme, ex conventi, seminari e uffici.

Secondo il monitoraggio ministeriale la percentuale di scuole «dotate di strutture per il superamento delle barrire architettoniche» in Sicilia in particolare, è ancora troppo basso. In provincia di Palermo, soltanto una scuola su quattro è dotata di porte di accesso ad aule e bagni di larghezza adeguata. A livello nazionale e regionale sono quasi un terzo le scuole con porte larghe a sufficienza. Stessa cosa per i servizi igienici, che solo nel 26,8 per cento dei casi sono adeguati alle esigenze dei portatori di handicap, mentre la media nazionale fa segnare un 31 per cento e quella regionale un 29 per cento. Situazione ancora più pesante per scale e ascensori. A Palermo e provincia, gli edifici scolastici dotati di «strutture per il superamento delle scale» è pari al 13,8 per cento, contro il 20,4 della media nazionale. Situazione che non migliora per gli ascensori. Nell'Isola sono appena 10 su 100 le scuole che ne possiedono uno, contro le 14 del resto d´Italia.

«Se in Sicilia manca una legge sul diritto allo studio - commenta Gaetano Ruvolo, della Cgil scuola cittadina - figurarsi se qualcuno si interessa del diritto all'accesso». I casi di cronaca che segnalano i disagi dei portatori di handicap non mancano. Alla elementare San Lorenzo l'ascensore è rotto da quattro mesi. E visto che nessuno ha provveduto a farlo aggiustare, Rosaria Tranchina, mamma di un bambino costretto a vivere su una sedia a rotelle, ogni mattina con l'aiuto dei bidelli sale di peso il figlio a primo piano. E per consentire ad Angela Azzarello, affetta da una grave forma di artrite, di continuare a insegnare, la sua classe è stata trasferita dal secondo al primo piano. Iscrizione respinta per l´anno prossimo a 5 alunni disabili al magistrale Finocchiaro Aprile, dove le classi a piano terra sono poche e secondo la preside, Rita Moschetti, non consentono il loro inserimento. Mentre per sette mesi Giuseppe Palazzo, bidello alla media D´Acquisto alla Cala, che si muove con le stampelle ha lavorato in macchina perché la pavimentazione in basole di marmo per lui era troppo pericolosa. Solo ieri è arrivato il trasferimento in un´altra scuola e la prospettiva di una vita più semplice.