Margini di tempo limitatissimi per il 2° ciclo.
Rischio di approvazione della riforma.
da
Tuttoscuola
del 5/8/2005
Lo schema di decreto legislativo del secondo
ciclo, approvato dal Consiglio dei Ministri a fine maggio, avrebbe
dovuto – secondo le previsioni del ministro Moratti – passare in
Conferenza unificata prima della pausa estiva, anche se con il
concreto rischio di una mancata intesa.
Non è andata così. Nella Conferenza unificata della settimana scorsa è
stato trattato l’altro schema di decreto legislativo relativo alla
formazione e al reclutamento degli insegnanti, che ha ricevuto il
prevedibile no delle Regioni, obbligando anche il Consiglio dei
ministri a ritirare, su proposta della stessa Moratti, la parte
relativa ad una competenza regionale.
Quest’ultimo schema potrà ora andare in Commissione parlamentare per
il parere conclusivo, prima che il Consiglio dei Ministri lo adotti in
via definitiva.
Adozione definitiva che dovrebbe avvenire con tutta comodità entro il
17 ottobre prossimo, termine ultimo previsto per l’adozione dei
provvedimenti di attuazione della riforma.
Lo stesso termine vale ovviamente anche per lo schema di decreto
legislativo sul secondo ciclo che verrà discusso in Conferenza
unificata solamente il 14 settembre, a un mese dal termine ultimo di
adozione. La riunione sarà preceduta da tavoli tecnici per cercare
un’intesa che eviti un pesante parere negativo e un conflitto sulle
competenze regionali.
Potrebbe essere richiesto, come avvenuto per il decreto sulla
formazione dei docenti, di stralciare la parte di competenza
regionale, determinando, oltre agli aspetti di merito, un nuovo rinvio
al Consiglio dei Ministri, prima dell’inoltro alle Commissioni
parlamentari che avranno soltanto due-tre settimane di tempo per la
pronuncia. Poi l’adozione finale entro il 17 ottobre.
Con i giorni contati, la riforma ce la farà ad evitare di andare fuori
tempo massimo?