CONTRATTO

Ancora latitante la direttiva all’Aran

per l’avvio delle trattative per il 2004/05.

di Simona Andreazza, da ItaliaOggi del 2/8/2005

 

Le buste paga degli insegnanti italiani sono troppo basse e di gran lunga inferiori ai valori rilevati nei paesi dell’Ocse (Organismo per la cooperazione e lo sviluppo economico).

Nonostante tra il 1995 e il 2001 la spesa dallo stato italiano in istruzione primaria e secondaria, siano aumentate notevolmente passando dal 4,7% del pil registrato nel 1995 al 4,9% del 2001, infatti, gli stipendi degli educatori in servizio presso i vari istituti dislocati sui territorio nazionale, rispetto a quelli degli altri paesi dell’area Ocse, sono inferiori alla media e superiori solo a quelli dei colleghi di alcuni paesi dell’Europa orientale (Ungheria, Slovenia, Grecia, Turchia). Stipendi da capogiro, invece, per i colleghi d’oltreoceano (americani, giapponesi e coreani) che rispetto a quelli dell’area europea prendono quasi il doppio.

Questa la fotografia scattata dall’Ocse sui livelli retributivi degli insegnanti della scuola primaria, secondaria inferiore e superiore rilevati nell’ultimo rapporto.

 

Il contratto che non c’é

Dati destinati a cambiare, anche se di poco, con il rinnovo del contratto della scuola 2004/05: un rinnovo che dovrebbe portare nelle buste paga di insegnanti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo un incremento del 5,02%.

La direttiva della funzione pubblica all’Aran non è stata però ancora emanata. E dunque le trattative sono ferme. Il contratto comunque non modificherà i rapporti con i partner di riferimento dell’Europa: resta infatti assente nello stipendio italiano ogni elemento di progressione economica sganciata dall’anzianità di servizio. In somma, la mancanza di un meccanismo di carriera lascia gli stipendi dei prof italiani più bassi di quelli europei.

La spesa che cresce

Il dato, secondo quanto emerge dall’indagine, almeno per quanto riguarda l’Italia, è preoccupante soprattutto considerando che negli ultimi anni la spesa pubblica destinata dallo stato italiano all’istruzione primaria e secondaria è notevolmente cresciuta superando anche gli importi che secondo l’Ocse dovrebbero essere destinati annualmente a tale voce di spesa. Per ogni studente, nel 2004, si sono spesi circa 6.7893 dollari americani per la scuola primaria e di circa 8.258 dollari per quella secondaria. Mentre secondo l’Ocse per i due cicli la spesa complessiva non dovrebbe essere superiore rispettivamente a 4.850 dollari e a 6.510 dollari.

Inizio carriera

Già a partire dall’analisi degli stipendi percepiti dagli insegnanti della scuola primaria, in base a quanto emerge dall’indagine, il divario retributivo dell’Italia rispetto agli altri paesi dell’area Ocse è piuttosto evidente. Per tale livello d’istruzione, infatti, con riguardo agli importi degli stipendi d’inizio carriera non si registrano grandi differenze rispetto alla media Ocse (quest’ultima è di circa 22.910 dollari annui mentre la retribuzione annua dei maestri di scuola elementare italiani all’inizio della carriera è di circa 22.915).

Media e fine carriera.

Con l’aumentare degli anni di servizio, invece, gli stipendi si allontanano sempre di più da standard accettabili. Si pensi, per esempio, che la retribuzione annua di un insegnante con alle spalle almeno 15 anni di servi zio non supera i 27.726 dollari, mentre, la soglia fissata dall’Ocse, per tale grado di carriera, è di circa 31.336 dollari. La situazione non migliora neanche per gli insegnanti che stanno per concludere la vita lavorativa. Per questi la retribuzione media annua e di circa 33.575 dollari a fronte di un valore medio di 37.778 dollari annui. Sempre con riferimento ai li velli retributivi degli insegnanti della scuola primaria, l’indagine registra bassissimi livelli retributivi anche in Grecia dove i livelli retributivi dei maestri di scuola elementare sono di gran lunga inferiori a quelli registrati in Italia, per tutti e tre gli step della carriera. Tuttavia, gli insegnanti più poveri sono senza dubbio quelli ungheresi e sloveni. Si pensi che in Ungheria la retribuzione annua di un insegnante della scuola primaria, all’inizio della vita lavorativa, è solo di 7.585 dollari mentre quella percepita alla fine della carriera non supera i 14.104 dollari. Nella Repubblica slovacca in vece i massimi livelli retributivi si aggirano intorno ai 9.786 dollari annui.