Chi lo sapeva che in piena estate si lavora per l'integrazione?
Finalmente una buona Nota Ministeriale, ai fini
dell'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, ma trasmessa
quasi "in segreto", con il rischio che passi totalmente inosservata.
di Salvatore Nocera* da Superando del 26/8/2005
Siamo venuti fortunosamente a conoscenza che la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione ha diramato agli Uffici Scolastici Regionali il 27 luglio la Nota protocollo n. 4798, con la quale si invitavano i Direttori Generali a sollecitare le scuole autonome statali e paritarie a porre in essere una serie di iniziative per una migliore qualità dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, in vista del prossimo anno scolastico.
Si tratta di una nota interessante anche perché corregge il tiro di due precedenti circolari simili, la Nota Ministeriale protocollo 4088/02 e la Circolare Ministeriale n. 78/03, diramate entrambe sullo stesso argomento. La novità dell’attuale circolare consiste però nel fatto che qui non si fa più leva su brevi corsi di aggiornamento dei docenti curricolari, ma sulla “programmazione” del progetto di integrazione che dev'essere compito ineludibile di tutto il Consiglio di Classe e non può essere delegata al solo docente per il sostegno. Infatti, le precedenti circolari avevano ottenuto uno scarso seguito, dal momento che l’aggiornamento è previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) come un “diritto” e non pure come un “dovere”. La programmazione didattica è invece un dovere fondamentale di tutti i docenti, in forza del CCNL del 2003. La Nota protocollo 4798/05 suggerisce infatti che i Consigli di Classe svolgano tale programmazione progettuale all’inizio dell’anno scolastico prima che incomincino le lezioni. Ricorda poi che a tale programmazione progettuale debbono partecipare gli operatori degli Enti Locali e la famiglia, secondo quanto espressamente previsto dall’articolo 12 comma 5 della Legge 104/92. Fa presente che è necessario il coinvolgimento pure dei docenti dell’anno precedente per i casi di nuove iscrizioni. Ribadisce la necessità di documentare l’attività di programmazione, anche ai fini della valutazione e verifica. Chiarisce una volta per tutte che la famiglia, oltre che a partecipare all’attività programmatoria, ha diritto di prendere visione della documentazione riguardante il proprio congiunto. Invita i Direttori Regionali ad avviare o rinnovare la stipula di accordi di programma con gli Enti Locali, le Aziende Sanitarie Locali e le altre realtà istituzionali presenti sul territorio, come garanzia di coordinamento dei diversi interventi istituzionali dovuti per legge. Si chiude infine richiamando una precedente Nota Ministeriale concernente interventi a favore di alunni con difficoltà specifiche di apprendimento.
Da una lettura
frettolosa si potrebbe trarre l’impressione che trattasi di cose
sapute e risapute. Però così non è, perché
è la prima volta
che il Ministero,
dopo l’avvio dell’autonomia scolastica e il decentramento realizzato,
insiste
sul dovere di programmazione dell’integrazione da parte di tutti i
Consigli di Classe,
fondando la richiesta su un preciso dovere contrattuale che non può
essere disatteso da alcun docente, né trascurato da alcun dirigente
scolastico o direttore regionale.
* Vicepresidente nazionale FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap). |