A Napoli sciopero mercoledì 15

per la carenza di insegnanti di sostegno.


Clabarc, Aifa e Angsa: ''Non esistono disabili di serie A e di serie B'' .


  da Il Redattore sociale del  14/9/2004

 

"Tutti i ragazzi disabili hanno bisogno di sostegno scolastico, anche quelli con disabilità minori e meno evidenti, perché altrimenti si rischia di mandare avanti studenti con gravi problemi, provocandone poi l'emarginazione a scuola".

Così Ileana Esposito Lepre, responsabile dell'Associazione Peepul e del Clabarc (Coordinamendi associazioni per l'abbattimento delle barriere architettoniche e culturali) interviene nel dibattito sulla reale necessità di insegnanti di sostegno nelle scuole campane. Una polemica accesa dalla Cisl scuola (che proclama uno sciopero per mercoledì 15 settembre) secondo la quale nella regione mancherebbero mille posti di sostegno, nonostante la direzione scolastica regionale abbia concesso 200 posti in più rispetto allo scorso anno, anche se il direttore Alberto Bottino ha espresso il dubbio che non si tratti di una reale necessità di ragazzi "con qualche deprivazione culturale o affettiva" ma quanto, piuttosto, di un'esigenza di occupazione degli insegnanti.

Secondo la Esposito Lepre (insegnante e disabile) "Si potrebbe pensare a fare a meno delle insegnanti di sostegno solo se le insegnanti curriculari avessero una formazione tale da poter seguire adeguatamente, attraverso programmi individualizzati, anche ragazzi con disabilità minori e con problemi di apprendimento. Ma vista la mancanza di preparazione di questo tipo e di aggiornamento delle insegnanti, senza il sostegno alcuni ragazzi in classe rischiano di vegetare". "Visto che si tratta sostanzialmente di una questione di fondi - conclude la Esposito Lepre - che la direzione scolastica regionale non ha e che il ministero taglia, anche Napoli e altre città campane, sull'esempio di Modena, potrebbero pensare di mettere in campo risorse proprie, per coprire la spesa degli insegnanti di sostegno".

 

Sulla necessità, innanzitutto, di una classe docente aggiornata insiste anche il presidente dell'Aifa - Associazione Italiana Famiglie ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) - Raffaele D'Errico. "L'alunno con un disturbo di attenzione di forma lieve o media non ha bisogno di un insegnante di sostegno - spiega - ma sicuramente di un insegnante aggiornato, in grado di supportare il bambino con un approccio globale di aiuto che coinvolga anche altre figure, a partire dallo psicologo. Nelle forme gravi del disturbo di attenzione e iperattività l'insegnante di sostegno è invece fondamentale e non basta la sua semplice presenza.

Anche qui il deficit, infatti, non è solo numerico ma è a monte: manca una formazione adeguata dei docenti di sostegno che tenga conto delle specificità delle diverse disabilità. Tuttavia nel territorio campano abbiamo riscontrato grande attenzione e sensibilità rispetto a queste tematiche da parte dei docenti, anche perché un terzo dei bambini in Campania soffre dei disturbi di attenzione; ora sta alla direzione scolastica regionale recepirne l'interesse e la richiesta di aggiornamento, e farvi fronte con le possibilità che dà l'autonomia".

"La situazione in Campania è tragica", conclude Pierina D'Albora, responsabile regionale dell'Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) ex insegnante e madre di un ragazzo autistico che, con il suo aiuto, è riuscito ad arrivare fino all'università.

"I sofferenti psichici - spiega - nelle scuole campane sono sostenuti molto male perché molti docenti non sanno come affrontare il problema e i presidi, in virtù dell'autonomia, dovrebbero obbligarli a seguire corsi di aggiornamento. È necessaria una formazione sia per gli insegnanti curriculari che per quelli di sostegno, in modo che siano in grado non solo di seguire dei programmi individuali per gli alunni che soffrono di disabilità ma anche di stimolare l'aiuto di tutta la classe, affinché collabori all'inclusione del ragazzo diversamente abile". (ip)