EDILIZIA SCOLASTICA :
LA SICUREZZA CHE NON C’E’
RIFLESSIONI DI UN TECNICO
di Saverio Bisceglie Architetto, S.M.S.”V.Ruffo”-Cassano
Murge (Bari)
dalla Gilda di Bari, 10/9/2004
Mancano pochi giorni all’avvio del nuovo anno
scolastico e mai come quest’anno la situazione nel mondo della scuola
è stata così confusa.
Le nomine in ruolo di nuovi docenti, tantissimi precari, sono lontane
dall’essere definitivamente risolte: le rassicuranti certezze del
Ministro Moratti circa il regolare inizio delle lezioni,contrastano
con le migliaia di ricorsi contro i sistemi dei punteggi che, cambiati
quest’anno per ben tre volte, hanno stravolto più volte le graduatorie
provinciali.
Continua il braccio di ferro tra il MIUR da una parte e sindacati,
collegi docenti e parte delle famiglie dall’altra,circa l’attuazione
della Riforma. C'è molta confusione: si naviga a vista in un mare di
incertezze!
Un po’in sordina, però, ed ignorata completamente dalla stampa, a fine
luglio è avvenuta la bocciatura da parte di entrambi i rami del
Parlamento, all’interno del cosiddetto "Decreto Omnibus”, della
proroga della data del 31 Dicembre 2004 per quanto riguarda la messa a
norma in sicurezza degli edifici scolastici.
Non è una cosa di poco conto e produrrà, molto probabilmente, notevoli
ripercussioni negative nei prossimi mesi.
Questa decisione è certamente molto “strana” in un paese abituato da
sempre a convivere con proroghe e condoni d’ogni genere.
Va precisato che il Governo è direttamente investito di responsabilità
in questa circostanza in quanto per primo deve garantire efficienza e
sicurezza delle strutture scolastiche con finanziamenti finalizzati a
tale scopo.
Decenni di completa inerzia di politica edilizia scolastica hanno
prodotto risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti e che
sono impietosamente emersi dalle indagini effettuate dalle
Organizzazioni Sindacali Confederali e da Telefono Azzurro.
Sono molto alte, infatti, le percentuali delle scuole parzialmente o
totalmente non a norma.
Sono passate, ormai, nel dimenticatoio le promesse fatte da Berlusconi
e dalla stessa Moratti all’indomani del terremoto di S.Giuliano di
maggiori risorse per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Si è perso troppo tempo e le ultime finanziarie sono state molto
parche di finanziamenti per la scuola nonostante le emergenze emerse.
Solo il prossimo settembre, e con un anno di ritardo sulla data
originariamente prevista, partirà il "censimento" predisposto dal MIUR
che riguarderà gli oltre 40.000 edifici scolastici e che darà i suoi
risultati, forse, a maggio del 2005.
E’ difficile ipotizzare cosa potrà accadere adesso.
Certamente gli Enti locali (Comuni e Province) cui spetta in concreto
l’onere tecnico ed economico della messa a norma delle scuole non
riusciranno a rispettare la scadenza del prossimo 31 dicembre sia per
la mancanza di adeguate risorse economiche, sia per i tempi tecnici
necessari.
Non sono sufficienti né quattro mesi, né un anno per sanare ciò che
non è stato fatto per decenni.
A tutto questo, tra l’altro, si deve aggiungere anche l’onere
dell’adeguamento delle strutture di molte scuole alla nuova legge
antisismica entrata in vigore di recente e che ha elevato il numero
dei comuni a rischio sismico da circa 3000 a 4610.
Ciò vuol dire che dal prossimo 1 gennaio 2005 migliaia di scuole
saranno “fuori legge”, ossia non adatte a svolgere il compito per cui
sono state realizzate e, pertanto, “teoricamente” pericolose.
Non si comprende come tutte le responsabilità, ancora una volta,
debbano ricadere sulle spalle dei dirigenti scolastici che la legge
individua come unici responsabili della sicurezza in quanto datori di
lavoro, non assimilabili a nessun altro dirigente pubblico o privato
in quanto non sono in possesso di risorse economiche e strumenti
tecnici propri per poterlo fare.
Non è più concepibile una sicurezza “fai da te”, in quanto essi non
dovrebbero “progettare” la sicurezza ma essere preparati per la sua
gestione ed essere continuamente supportati tecnicamente dagli uffici
tecnici degli Enti locali proprietari delle strutture scolastiche.
Non è più possibile illudersi ed illudere per una sicurezza che non
c’è!!
Bari,30/8/2004
Saverio Bisceglie Architetto
S.M.S.”V.Ruffo”-Cassano Murge (Bari)