Un referendum contro la riforma Moratti

Il sindacato-associazione degli insegnanti Gilda

ha chiesto ai presidenti delle regioni l'indizione del referendum per l'abrogazione

della legge di riforma del sistema scolastico, introdotta dall'attuale Governo.

 di G.V. da La Tecnica della Scuola del 20/9/2004

 

Colpo a sorpresa di Gilda degli Insegnanti che, con una lettera inviata ai presidenti delle regioni, chiede l'indizione di un referendum per l'abrogazione della riforma Moratti.

In base all'articolo 75 della Costituzione, i referendum posso essere indetti con la presentazione di 500 mila firme di cittadini, o con la richiesta di cinque Consigli regionali.

La Gilda motiva tale richiesta sulla base di diverse argomentazioni critiche, tra cui: la riduzione oraria delle discipline, la soppressione di insegnamenti fondamentali, la distinzione delle materie in facoltative e opzionali, l'introduzione di gerarchie tra i docenti e l'abbandono della concezione della scuola come istituzione della Repubblica in favore di una scuola "supermercato" deregolata e autoreferenziale.

La lettera invita i presidenti delle Regioni a fermare la riforma che, secondo la Gilda, determinerà "un progressivo abbassamento qualitativo dei processi di apprendimento e di insegnamento" e conclude con un richiamo ai Governatori regionali, alle responsabilità della classe politica, oltre che della società civile: "la scuola non può né deve essere solo un problema degli insegnanti e dei loro sindacati".