«Gli stranieri non sono un problema».

Incredula, la vicepreside della scuola Ebe Comini racconta tutta un'altra storia.

 

 di Luca Fazio da il Manifesto dell'11/9/2004

 

Ebe Comini insegna da 24 anni nella scuola «incriminata» di Brescia, da 4 anni è la vice preside.

 

Come è nata questa leggenda metropolitana?

Il primo giorno, dopo aver dedicato momenti di riflessione alla tragedia di Beslan, abbiamo spiegato ai giornalisti che la nostra scuola su questi temi è particolarmente sensibile perché è frequentata da molti bambini stranieri. Abbiamo detto che sono il 48% del totale e l'Ansa ha ripreso la notizia parlando dei due genitori che hanno tolto i figli.

 

I problemi quali sono?

Non sono problemi, sono opportunità. La presenza degli stranieri ci ha permesso di costruire una convivenza pacifica e stimolante. Lavoriamo su un progetto di scuola non basato solo sulla comunicazione frontale dell'insegnante: abbiamo strutturato tutte le materie come una sorta di laboratorio, facciamo molto lavoro assembleare e affidiamo ai ragazzi la gestione delle problematiche. I genitori partecipano molto, portando nella scuola anche gli aspetti più divertenti e coinvolgenti della loro cultura. Da tre anni abbiamo organizzato anche un pranzo multietnico alla fine dell'anno.

 

Davvero tutto fila liscio come sta dicendo?

Ci sono difficoltà, per esempio con i bambini che non conoscono la lingua. Sono solo alcuni alunni (molti parlano italiano e quelli noi nemmeno li consideriamo stranieri ); in quei casi utilizziamo linguaggi non verbali: pittura, musica, psicomotricità. Ci sono ragazzi che non possono capirsi per via della lingua diversa, eppure parlano per ore. Questo è bellissimo.

 

I genitori?

Con loro abbiamo problemi, ma gli stessi che ci sono in tutte le scuole del mondo. Qualcuno si lamenta dei bambini che danno più fastidio, tutto qui. In questi giorni ho ricevuto diverse telefonate di genitori, hanno detto che se la scuola si dovesse in qualche modo presentare come razzista ritirerebbero immediatamente i figli.

 

Perché Colosio ha parlato di quote per gli immigrati?

Davvero non riesco a capire il motivo di questa presa di posizione che ci sta creando non pochi problemi.

 

Tutto qui. Per questo siete finiti in prima pagina?

Non so cosa dire di un giornale che si presta a un'operazione del genere. Spero solo che non abbiano capito bene i termini della questione. Ma io non ci credo.