MORATTI: "RIFORMA APERTA A CORREZIONI

DOPO LA VERIFICA SUL CAMPO"

 

da TuttoscuolaNews N. 164, 13 settembre 2004

 

 

Ma il passaggio dell'intervista che ci sembra più significativo è quello in cui la Moratti parla di "riforma flessibile". "Significa che le scuole italiane sono in rodaggio?", chiede il giornalista.

"Significa che la riforma è aperta, pronta ad aggiustamenti e correzioni che possono arri-vare dalla verifica sul campo".

Ci sembra un approccio in linea con l'auspicio da noi espresso nell'ultima newsletter (Tut-toscuolaNEWS n. 163 del 6 settembre), che riportiamo.

"Il clima di scontro che si respira a livello politico e sindacale rischia di generare negli opera-tori scolastici disagio e incertezza nell'applicazione della riforma. Con quale stato d'animo dovrebbero iniziare il loro lavoro?

C'è un passaggio della legge delega 53/2003 che può fornire un utile suggerimento. All'art. 1 comma 4 si afferma che 'ulteriori disposizioni, correttive e integrative dei decreti le-gislativi possono essere adottate. entro diciotto mesi.' dalla loro entrata in vigore.

Insomma la riforma potrebbe essere applicata dalle istituzioni scolastiche con molta fles-sibilità, evitando rigidità, ponendosi in posizione di ricerca, sperimentazione e verifica.

I 18 mesi “di prova” scadranno ai primi di settembre del 2005 e questo primo anno di riforma diventerà anche l'anno per verificarne e assestarne i profili più significativi. Una sorta di periodo di sperimentazione delle innovazioni, i cui esiti potrebbero costituire la base per gli assestamenti ordinamentali ed organizzativi che l'esperienza concreta dovesse suggerire.

Finché c'è una legge in vigore, e nei limiti in cui ci siano provvedimenti attuativi ef-fettivamente applicabili, sarebbe auspicabile che questa verifica per l'eventuale integrazione del decreto avvenisse con la costruttiva partecipazione e il coinvolgimento delle scuole impegnate ad attuare la riforma.

Le istituzioni scolastiche, opportunamente sollecitate dal Miur, potrebbero sfruttare al me-glio - concludeva TuttoscuolaNEWS - questa occasione per provare, sperimentare e verificare la piena fattibilità della riforma".

Sembrerebbe quella riforma "aperta" e "flessibile" di cui parla il ministro. Tutto sta a far se-guire alle parole i fatti.