Critica l’opposizione riduzione rilevante degli organici.

 

«Risorse insufficienti».

 

 di L. Ill. da Il Sole 24 Ore del 9/9/2004

 

ROMA - La scuola italiana «inizia il nuovo anno scolastico con un taglio rilevante degli organici, che non consente lo svolgimento pieno dell’attività didattica, e con migliaia di bambini esclusi dal tempo pieno e alunni con handicap senza insegnanti di sostegno»: sono le reazioni che arrivano dai Ds, da parte del responsabile nazionale Andrea Ranieri e delle capogruppo della Quercia nelle commissioni Cultura di Senato e Camera, Maria Chiara Acciarini e Giovanna Grignaffini.Critiche anche dal fronte sindacale, Scende in campo il segretario generale della Cgil, Gugliemo Epifani: «L’ anno scolastico sta partendo malissimo perchè le risorse economiche per scuola, università e ricerca sono in costante diminuzione — ha affermato — l’azione del Ministero sta determinando difficoltà di ogni tipo nella gestione degli istituti, delle università e degli Enti di ricerca». A difesa del ministro Moratti arrivano le parole di Giuseppe Valditara (An): «E ora di dire le cose come stanno, trent’anni di malgovemo hanno gravemente danneggiato la scuola italiana. Ora invece siamo sulla buona strada — ha spiegato Valditara — finalmente si inizia ad assumere, si sta varando un’importante e seria riforma della formazione e del reclutamento dei docenti, si è approvata una legge sui cicli scolastici che la Conimissione Ue ha giudicato ottima».

La polemica si scatena anche sulla figura del docente tutor, previsto dalla riforma a partire da quest’anno. Una funzione che dovrebbe essere definita per via contrattuale. Ma, dopo tre incontri, il confronto tra Aran (Agenzia per la con trattazione nel pubblico impiego) e sindacati si è bloccato, facendo saltare il prossimo incontro che era previsto per venerdì 10 settembre. «Questo tutor fa male e, rifiutando la collegialità e la pari dignità professionale, apre la strada a pericolosi processi di gerarchizzazione» ha detto Francesco Scrima (Cisl). Per Alessandro Ameli (Gilda degli insegnanti) in sede contrattuale «dovranno preliminarmente essere risolte le questioni relative alla certezza delle risorse disponibili. Comunque, il tutor è inutile».

Ma sulla questione ieri è intervenuto lo stesso ministro Moratti: «Il tutor è previsto dalla legge e nessuno può metterlo in discussione — ha precisato — intanto, c’è una trattativa in corso che va rispettata». Massimo Di Menna (Uil) ricorda al ministro «l’agenda delle questioni che devono trovare una soluzione: rinnovo del contratto, investimenti, organici stabili, confronto politico sulla riforma e piano di monitoraggio dell’edilizia scolastica». Infine, Fedele Ricciato (Snals-Conf sal) afferma che «in assenza di norme contrattuali non si può dare attuazione alla nuova organizzazione del lavoro prevista dalla riforma».