I Csa devono rimettersi al lavoro ma i tempi stringono:

si rischia la soluzione della chiamata giornaliera dei docenti .

Supplenti, graduatorie da rifare.

Nomine a tempo determinato: non valgono i punteggi provvisori.

 

di Brenno Zuccarello, La tribuna di Treviso del 3/4/2004

 

Si allunga l’attesa per le nomine a tempo determinato dei docenti. La circolare regionale diffusa giovedì che precisa i criteri di valutazione per i punteggi di graduatoria, costringe, ora, i Csa (gli ex Provveditorati) veneti ad «attenersi alle indicazioni della circolare al fine di garantire uniformità tra le province nella predisposizione delle graduatorie permanenti». Le graduatorie devono essere riviste. Ma i tempi stringono: tra una decina di giorni apre l’anno scolastico per molti istituti superiori. «E purtroppo per gli alunni di quest’ultimi - dice Ermanno Rambaldi della Cgil - la scuola inizierà senza supplenti».

«Quattro diversi (e contrastanti) indirizzi impartiti dal governo e dalla Regione, da aprile a oggi, ai Csa per stilare le graduatorie. E’ scandaloso. La realtà è che il ministrero vuole distruggere il sistema pubblico di assunzione, precarizzando le posizioni dei lavoratori. Servivano 1800 nuove assunzioni solo nella Marca e ne sono arrivate 260. Complimenti: missione compiuta». E’ durissimo il giudizio di Ermanno Rambaldi ma, nonostante le sigle sindacali abbiano accolto positivamente la circolare emanata da Venezia, il rappresentante della Cgil non è il solo a scagliarsi contro il governo e coloro che hanno gestito la faccenda. «Sono stata in provveditorato tutto il giorno - commenta Elena Galimberti della Cisl Scuola - e la situazione è veramente drammatica. I funzionari hanno dovuto prendere atto dell’ennesimo cambiamento di rotta impartito dall’alto e hanno ripreso in mano le graduatorie.

Ma la tabella di marcia del Csa è andata a farsi benedire. La Moratti aveva previsto un’estate serena. Forse intendeva dire dal punto meteorologico». Ora gli effetti della riforma scolastica rischiano di ripercuotersi sui ragazzi. «Le nomine infatti - spiega la segretaria della Cisl Scuola - arriveranno, se tutto va bene, a ridosso del 20 settembre. Tutti gli istituti che cominciano il 13 si troveranno con una settimana di supplenze scoperte. I presidi saranno costretti a nominare delle supplenze giornaliere, andando ulteriormente a ingarbugliare la situazione che vedrà, nello spazio di una decina di giorni, un doppio turn over di precari».

Ma i colpi di scena non sono ancora finiti. Il Cip (comitato insegnanti precari), che si ritiene danneggiato da quest’ultima circolare, ha annunciato il ricorso alle vie legali. «Lunedì - dice Elisa Marchesini, presidente del Cip - andremo in prefettura per esporre le nostre regioni e chiedere una verifica totale delle nomine. In In ogni caso, impugneremo le graduatorie».