Gli anticipi congelati.

 

 da Tuttoscuola di venerdì 10 settembre 2004

 

Nella scuola primaria già l’anno scorso erano stati accolti gli anticipi di iscrizione alla prima classe per i bambini che compivano i sei anni di età entro il 28 febbraio.

Erano stati allora circa 26 mila gli anticipatari nelle scuole statali, il 32% dei potenziali aventi diritto. Quest’anno gli anticipatari sono stati 35.500, per una percentuale pari circa al 44%.

Per gli anticipi di iscrizione alle scuole dell’infanzia invece vi sono stati problemi fin dallo scorso anno, quando il Miur, non avendo trovato le dovute intese con l’associazione dei Comuni italiani, dopo un primo rinvio delle disposizioni per le iscrizioni, ha rinviato tutto a quest’anno.

Con la circolare per le iscrizioni per l’anno scolastico 2004-2005 il ministero ha aperto agli anticipi per la scuola dell’infanzia, ponendo come condizione che fossero esaurite le liste di attesa dei bambini in età regolare, vi fossero posti e vi fosse l’assenso dei Comuni in caso di nuovi servizi attivati.

Successivamente, con circolare n. 29/2004 il ministero ha posto un’altra condizione più vincolante: l’accordo con i sindacati di categoria per la definizione di figure professionali e di modalità organizzative per le sezioni che accolgono gli anticipatari.
La circolare era dei primi di marzo, ma la trattativa è partita il 30 agosto senza che vi sia previsione certa di una sua conclusione (che potrebbe avvenire, nel migliore dei casi, tra un mese).

Le migliaia di famiglie che avevano iscritto alle scuole dell’infanzia statali i propri figli nati tra il 1° gennaio 2002 e il 28 febbraio 2002, dovranno attendere l’accordo contrattuale per vederli accolti a scuola. Tra di loro vi è anche chi ha lasciato il posto che aveva all’asilo nido per il passaggio alla scuola dell’infanzia che mesi fa appariva sicuro, ma che ora, in attesa dell’accordo, li lascia privi di tutto. Vi sono anche scuole nelle quali si è deciso comunque di accogliere gli anticipatari.

Nelle scuole paritarie, non interessate al contratto dei docenti statali, gli anticipi invece sono pienamente operativi e regolari.