Tutti maestri di inglese? No, grazie
di Grazia Perrone da
Fuoriregistro del
12/10/2004
Ancora una "picconata" sulla legge 148/90 già,
implicitamente, abrogata dal decreto n. 59 per quanto concerne il
"team" docente avente pari dignità giuridica e professionale. Ad
essere - implicitamente - abrogato dalla legge Finanziaria 2005,
questa volta, è l'articolo 10 (al quale fa seguito il decreto
ministeriale attuativo del 28 giugno 1991) che introduce
l'insegnamento obbligatorio - operato da docenti appositamente
formati e preparati in raccordo con il team docente - di una
lingua comunitaria a partire dalla classe seconda. E' un ulteriore
passo avanti (o indietro?) verso il/la maestro/a tuttologo/a
antecedente il 1990. Un bel tuffo nel passato spacciato - in nome
della razionalità del sistema - per modernità. Riporto, di seguito, il
commento di Tuttoscuola Focus n. 72/168 dell'11 ottobre 2004 che -
tanto per cambiare - fa intendere, dal titolo, che l'iniziativa "siniscalense"
di formare tutti i docenti della scuola primaria (in maniera "generalista"
e non in modo approfondito e specialistico) sia cosa nuova,
buona e giusta ... smentendosi, nella stessa
news,
poche righe dopo. E' un modo scorretto di fare "informazione" che va
stigmatizzato. E denunciato.
L’inglese per tutti a qualcuno non
piace.
La previsione contenuta nel disegno di legge per la Finanziaria 2005
che dispone obbligatoriamente la formazione di tutti i maestri di
scuola elementare per insegnare inglese non è piaciuta in particolare
alla Cisl-scuola che chiede, in alternativa, l’assunzione di altro
personale specialista.
La formazione dei docenti di lingua straniera della scuola primaria si
propone di ridurre i costi aggiuntivi che lo specialista comporta
(13-14 mila unità) con conseguente risparmio di 234,3 milioni di euro,
che, secondo la Cisl-scuola, corrisponderebbero alle stime del
ministro Siniscalco.
Secondo la Cisl-scuola "questo ‘aggiornamento coatto’ - una
pessima invenzione che non fornisce per tempi e modalità garanzie di
acquisizione di adeguate competenze in grado di assicurare il
necessario livello di qualità del servizio - stravolge il sistema
vigente delle regole contrattualmente definite". Ed "è una ragione in
più per motivare la categoria ad aderire massicciamente alle azioni
già proclamate di mobilitazione e di lotta, che avranno come apice lo
sciopero generale e la manifestazione nazionale".
Sembra intanto che al ministero stiano mettendo a punto un progetto
pilota per preparare il piano di formazione di docenti di scuola
primaria per l’insegnamento dell’inglese, in termini più razionali e
mirati rispetto a quanto emerge, per il momento, nel testo della
proposta di Finanziaria.