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P a v
o n e R i s o r s e |
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La Moratti ha fatto tombola
di Angelo Vita da
Pavone Risorse del 29/10/2004
L’applicazione della Riforma Moratti ha portato
nelle scuole scompiglio e quello che più fa male ha portato i
‘volontari’ ovvero gli yesman, che l’hanno applicata, ad una cocente
delusione. È bastato mettere in atto le indicazioni e le
raccomandazioni della Moratti per sconquassare tutto. Il pentimento
aposteriori (ed è chiaro ch’è avvenuto) nella scuola primaria ha
‘sforato’ tutte le previsioni mettendo in ginocchio dirigenti ed
insegnanti di buona volontà.
Mandare a quel paese un modulo che aveva fatto crescere generazioni di
ragazzi dando loro spunti ed esempi di insegnamento/apprendimento
partecipato e competente, non è stato un buon affare. Tutt’altro. I
tutor sono arrivati al punto di odiare persino la parola che li
designa. Ancora non riescono a capacitarsi di così tanta confusione e
frustrazione. E come se non bastasse succede – come è fisiologico
nelle squadre di calcio - che esistano, all’interno della stessa
scuola, insegnanti/tutor titolari e colleghi panchinari; questi ultimi
non sono chiamati a svolgere 22 ore di lezione frontale, basta che ne
facciano una parte, anche dodici, il resto mancia ovvero a
disposizione sempre ché un acciacco del titolare non li rimetta in
gioco.
Sappiamo bene come in molte scuole è consuetudine che non funzionino
le sale informatiche o che non siano fornite della giusta
strumentazione indispensabile a garantire a ciascun bambino una sua
postazione. In attesa che vengano dati a tutti gli strumenti per una
corretta alfabetizzazione informatica l’insegnante tutor si trova a
fare le sue 18/21 ore frontali, tenere il portfolio (duplicato
ingiallito del documento di valutazione o del fascicolo personale?)
dei bambini, coordinare il modulo e garantire ai genitori le giuste
relazioni appagandone, magari, le esigenze che durante l’anno possono
presentarsi. Scusate se è poco. Ma se volevamo portare l’insegnante
tutor a desiderare ‘gli altri’ o a riconsiderare come si stava meglio
quando si stava peggio abbiamo fatto ‘tombola’. Quel che è peggio si
continua ad insistere sulla figura del tutor come se questa fosse
altro rispetto al ruolo classico della funzione docente.