SCUOLA
Il sindacato autonomo Gilda ha programmato per domani
una manifestazione regionale in favore dei docenti precari

Insegnanti senza lo stipendio di settembre

In segno di protesta l'invio in massa di cartoline
da parte dei professori e delle famiglie degli studenti

di Federica Repetto da Il Gazzettino di Venezia del 26 Ottobre 2004

 

Il mondo della scuola si mobilita e la federazione Gilda degli insegnanti della provincia di Venezia decide di scendere in piazza. La manifestazione regionale degli insegnanti precari è prevista per domani, alle 15, con raduno alla stazione di Venezia, seguirà il presidio in Campo San Geremia, da parte dei rappresentanti delle diverse istituzioni scolastiche, dalle scuole materne alle superiori, e si concluderà con un corteo sino alla Riva de Biasio.

Nel corso della conferenza stampa, tenutasi ieri nella sede del Consiglio di Quartiere di Dorsoduro, Fabrizio Reberschegg e Raffaella Soldà, della direzione provinciale Gilda, hanno fatto il punto della situazione non nascondendo i disagi che stanno vivendo in questo periodo i colleghi, i cui stipendi faticano ad arrivare alla fine del mese. "Gli stipendi di settembre - recita una comunicazione - non sono stati pagati e si profila lo stesso problema per ottobre".

 

"Tutto questo - continua - causa gravi difficoltà agli studenti e alle scuole per l'avvio delle attività didattiche ed enormi disagi agli insegnanti". Un malcontento generale che Raffaella Soldà commenta con "la scuola è un servizio istituzionale e non può essere personalizzato". "Con la riforma Moratti - spiega - tutto è molto improvvisato". Nel corso dell'incontro si è parlato anche di fare un referendum per abrogare la riforma Moratti. "Questa è la richiesta che Gilda - spiega Reberschegg - rivolge al presidente della Regione Veneto e al Consiglio Regionale". In sintesi si chiede "l'abrogazione della legge 53, la distinzione delle materie in facoltative e opzionali, l'introduzione di gerarchie tra docenti e l'abbandono della concenzione della scuola come istituzione della Repubblica in favore di una scuola "supermercato", deregolata e autoreferenziale".

 

Gilda si è fatta promotrice di una singolare iniziativa: quella di inviare ai presidenti delle Regioni cartoline sottoscritte da insegnanti e genitori". Il 15 novembre invece sarà indetto uno sciopero generale, voluto da tutti i sindacati per "l'apertura delle trattative per il rinnovo del biennio economico, per un piano di assunzione del personale precario su tutti i posti disponibili, per investimenti nella scuola e anche contro i tagli degli organici". La direzione Gilda manifesta inoltre perplessità anche sulle tematiche "Devi parlare inglese", contenuto nella finanziaria, che prevede un corso obbligatorio di lingua inglese per tutti i docenti in ruolo della ex scuola elementare "è un'assurdità pensare che un corso dia la conoscenza di una lingua e che dia la possibilità di insegnare a dei bambini" e, sull'istituto Giorgio Cini, che secondo Reberschegg, "deve diventare il polo nautico del Triveneto".