i risultati del Progetto Pilota 3 di valutazione

 di Luigi Franco da Italiascuola del 14/190/2004

 

Sono stati presentati lo scorso martedì a Roma i risultati del Progetto Pilota 3 (PP3) per la valutazione del Sistema dell'Istruzione, nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il ministro Moratti, il sottosegretario Aprea e il presidente del Gruppo di lavoro Valutazione, prof. Elias. Si tratta del terzo progetto di valutazione svolto in Italia, caratterizzato da un carattere ancora sperimentale, relativo ai dati dell'anno scolastico 2003/2004 e basato sulla partecipazione volontaria delle scuole. E' stato monitorato il livello di apprendimento dei tre ambiti disciplinari ritenuti più significativi, perché comuni a tutti i tipi di scuola e perché implicano alcune conoscenze e abilità fondamentali: lingua italiana, matematica e scienze. Vi hanno preso parte gli studenti delle classi II e IV della scuola primaria, la classe I della secondaria di primo grado e le classi I e III della secondaria di secondo grado. Oltre a dare un'idea sufficientemente attendibile (ma non scientifica per via della adesione volontaria) del livello di preparazione degli alunni e quindi, di riflesso, della capacità formativa delle singole scuole e del sistema istruzione nel suo complesso, i progetti di valutazione sono nati con lo scopo di mettere a punto un modello nazionale di valutazione. Del resto, quando e se il decreto di istituzione del Servizio nazionale di valutazione e di riordino dell'Invalsi sarà approvato e andrà a regime, anche il nostro sistema scolastico, come già avviene in molti Paesi europei, sarà caratterizzato dall'obbligatorietà della valutazione. Obbligo che, in base a quanto previsto dal Decreto 59/04, sarà già in vigore a partire da quest'anno per le classi II e IV delle scuole primarie e le I e III delle secondarie di primo grado, mentre continuerà a essere facoltativa nelle secondarie superiori.

Ma veniamo ora alle tendenze di massima emerse dalla rilevazione degli apprendimenti nel corso del PP3 (per i dati più dettagliati rimandiamo alla pagina dedicata, in linea sul sito web del Miur). Prima un dato positivo, motivo di particolare soddisfazione anche nei commenti del ministro, che è quello relativo alla partecipazione alla valutazione volontaria: più di 9.000 scuole per un totale di 1.445.516 studenti e 222.000 insegnanti coinvolti. Un dato notevole, specie se messo a confronto con i rispettivi di PP1 e PP2, e che indica come oramai nelle scuole ci sia una particolare attenzione per il discorso della valutazione. Per quel che riguarda i risultati veri e propri sul livello di preparazione degli allievi, si assiste a una sostanziale tenuta nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, ma è dalle secondarie di secondo grado che arrivano le dolenti note. I ragazzi italiani dimostrano infatti una scarsa conoscenza della grammatica e parlano un italiano a livello appena elementare, sono preoccupantemente scarsi in matematica (una conferma dei dati delle indagini Ocse), e neanche in scienze brillano granché. Desta allarme poi la distanza, davvero abissale, tra le conoscenze dimostrate dagli studenti dei licei, che è almeno passabile, e le gravissime lacune evidenziate in chi frequenta altri tipi di scuola superiore, gli istituti professionali in particolare. Sembra di essere in presenza di un sistema di istruzione superiore a due diverse velocità. Un dato che, come è emerso nelle stesse parole della Moratti, sta a testimoniare una volta di più quanto sia urgente la riforma del secondo ciclo dell'istruzione.