è questa l'integrazione scolastica dei disabili?
Questo augurio, come genitori, ci rende molto felici, ma consigliamo di evitare di farlo a tutti quegli studenti disabili che a tutt'oggi si ritrovano senza insegnante d'appoggio oppure in una situazione scolastica che non facilita certo né l'integrazione sociale né la propria formazione. Ad oggi - 07/10/04 - sono molteplici le segnalazioni di genitori e docenti di Reggio Emilia per la mancata nomina, da parte del Centro Servizi Amministrativi (ex-Provveditorato agli Studi), dell'insegnante di sostegno in diverse classi (vorremmo sapere esattamente quante... ma non siamo riusciti a metterci in contatto con i referenti del CSA...). Vi sono stati - e si prevedono anche per le prossime settimane - notevoli problemi per le designazioni di insegnanti supplenti da parte dei Dirigenti scolastici, poiché le graduatorie di circolo non sono ancora state stilate. Anche quest'anno a Reggio Emilia si registrano numerose criticità, alcune delle quali sono illegali, se non rientrano in un progetto validato dalla famiglia e dalle istituzioni sanitarie, e quindi passibili di denuncia:
Le scuole superiori della Provincia versano in una situazione di assoluta emergenza:
Accanto a tutto ciò segnaliamo la novità del doppio punteggio per chi sceglie cattedre in montagna, che ha causato un insolito fenomeno di "migrazione" verso tali zone, soprattutto da parte di docenti che in seguito non prendono servizio per maternità. Questo sta creando gravi problemi per le sostituzioni. Nella scuola elementare, inoltre, la riforma Moratti, riducendo la compresenza degli insegnanti nelle classi (ci è stato segnalato un caso di compresenza di 20 minuti alla settimana!), non ha certamente facilitato il lavoro degli insegnanti nei progetti di integrazione scolastica. Nonostante le associazioni dei disabili e delle famiglie abbiano da tempo proposto al Gruppo di Lavoro Interistituzionale per l'Integrazione Scolastica - GLIP la realizzazione di un questionario rivolto alle famiglie sulla loro esperienza di integrazione, l'invio dello stesso viene regolarmente rimandato. Tutti questi esempi evidenziano come il monitoraggio e la vigilanza sul corretto svolgersi dei processi di integrazione scolastica siano particolarmente carenti. A tale proposito si segnala che il Collegio di Vigilanza, massimo organo deputato al monitoraggio dei processi di integrazione scolastica, si è riunito una sola volta in 4 anni. Chiediamo alle istituzioni scolastiche regionali e provinciali, agli enti locali, alle istituzioni sanitarie, ai sindacati di attivarsi urgentemente affinché questa situazione vergognosa per le nostre città e umiliante per i ragazzi e le famiglie cessi al più presto e si proceda ad una reale verifica della situazione dell'integrazione scolastica nella nostra provincia.
(*) Coordinamento |