La proposta dell'Aran ai sindacati per trovare un accordo sulla legge Moratti. Scuola, riforma posticipata Per quest'anno la presenza del tutor è facoltativa di Alessandra Ricciardi da ItaliaOggi del 15/10/2004
Retromarcia sull'attuazione della riforma della
scuola. Nelle scuole elementari e medie la presenza del docente tutor,
uno dei capisaldi della legge Moratti, sarà facoltativa e non
obbligatoria per quest'anno scolastico. Inoltre, gli insegnanti
eventualmente individuati come tutor avranno orari di lavoro analoghi
a quelli dei colleghi, ossia di 22 e non 18 ore, con la possibilità di
chiedere il trasferimento ogni anno e non ogni due, come invece
prevedeva il decreto attuativo della legge Moratti. Il dietrofront si
è registrato ieri, quando l'Aran, l'agenzia governativa per la
contrattazione nel pubblico impiego, ha presentato ai sindacati una
proposta di accordo per disinnescare la mina che l'introduzione del
tutor rappresenta nella già surriscaldata vertenza scuola. Una
vertenza che si è tradotta in mobilitazioni a catena dei dipendenti e
che culminerà con lo sciopero generale del 15 novembre, proclamato da
Cgil, Cisl e Uil scuola. Dubbi che invece ora sono legittimati dall'agenzia governativa e che, quando l'intesa dovesse essere firmata, costringeranno molte scuole a rivedere eventuali funzioni tutoriali già assegnate. Nella proposta di accordo presentata ieri, si precisa che per l'anno scolastico 2004/05 le istituzioni scolastiche daranno seguito alla legge n. 53 ´con modalità sperimentali e flessibili da attuarsi secondo criteri generali definiti dal collegio dei docenti, nell'esercizio dell'autonomia propria". La motivazione ufficiale dello stop è che si rende necessaria "una formazione" ad hoc del personale, che il ministero dell'istruzione si impegna a impartire attraverso corsi rivolti a tutti i docenti. Per l'anno scolastico in corso, inoltre, l'eventuale svolgimento delle funzioni tutoriali non comporterà "modifiche agli articoli 25 (profilo professionale docente) e 26 (attività di insegnamento) del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro, segnatamente per quanto attiene alla prestazione oraria d'insegnamento che resta disciplinata dal comma 5 del predetto articolo 26", recita la bozza d'intesa. Il carattere sperimentale del tutor, precisa l'articolo 3 della proposta governativa, impone inoltre di non modificare la disciplina dei trasferimenti: "La mobilità di tutto il personale scolastico specificamente coinvolto continuerà a svolgere con cadenza annuale".
Per compensare i docenti che svolgeranno le
funzioni di coordinamento dell'attività didattica, di raccordo con i
genitori e di guida degli studenti, saranno utilizzate le risorse già
stanziate nell'atto di indirizzo: 63,81 milioni di euro. Lo
stanziamento in questione sarà "aggiuntivo rispetto alle risorse
previste per il finanziamento delle istituzioni scolastiche e a quelle
per il secondo biennio contrattuale e che verrà ripartito presso le
scuole a cura del ministero medesimo, proporzionalmente al numero
delle classi attivate" . |