Arriva la Finanziaria.

Dirigenti scolastici ope legis?

 da Tuttoscuola di lunedì 25 ottobre 2004

 

Lo anno scorso furono 2.317. Ma pare che quest’anno gli emendamenti alla Finanziaria saranno ancora di più, forse oltre 4.000. Tra questi ce ne è uno che - come Tuttoscuola più volte ne ha segnalato il pericolo - prelude ad una sanatoria per quei presidi incaricati ed insegnanti che pur non avendo i requisiti richiesti dalla legge (3 anni di incarico di presidenza al momento del bando) hanno avviato un vasto contenzioso, ottenendo dal T.A.R., in via cautelare ed in attesa della discussione di merito, di frequentare i corsi riservati ai triennalisti ed hanno completato tutto il percorso, salvo poi non essere nominati per mancanza del requisito essenziale: i tre anni di servizio come incaricati.

Trattasi di circa quattrocento persone per le quali apparirebbe opportuno per tanti motivi attendere la decisione del giudice. Non ultimo il rispetto dovuto a decine di migliaia di docenti che consapevoli di non essere in possesso dei requisiti, a suo tempo rinunciarono a chiedere di essere ammessi al concorso riservato.

 

L’emendamento sui dirigenti scolastici, presentato da parlamentari della maggioranza (ma si sa che su materie di questo genere si possono creare anomale convergenze trasversali), mirerebbe anche ad offrire una scialuppa di salvataggio al personale docente che, a causa del pesante ritardo con il quale si giunge a bandire il concorso ordinario, hanno acquisito l’esperienza triennale come preside incaricato.

La richiesta di modifica conferma la tendenza a privilegiare sistematicamente il personale già inserito, inseguendo obiettivi di consenso e non affrontando in modo opportuno le politiche del personale.

L’iniziativa trova un suo precedente nella legge 28 dicembre 2001, n.448 con la quale l’attuale governo procedette allo scorporo, rispetto al concorso ordinario, prevedendo l’indizione e la semplificazione del concorso riservato per i docenti con almeno un triennio di incarico.

Nel quadro normativo precedente, all’interno di un’unica procedura di selezione era previsto, previo superamento di un esame di ammissione riservato, un accantonamento del 50% dei posti messi a concorso per i presidi con una esperienza di almeno tre anni di preside incaricato.

Il ritardo che si è registrato sulla apertura delle procedure concorsuali e sul rinnovo contrattuale dei dirigenti scolastici rafforza un dubbio: che non si voglia investire sulla dirigenza scolastica. Perché?