Contratto tutor al nodo delle risorse.

 di Sandra Cardi da ItaliaOggi del 22/10/2004

 

Giorni decisivi per il tutor. Entro la prossima settimana l’Aran, l’agenzia governativa per la contrattazione nel pubblico impiego, presenterà la nuova proposta di contratto ai sindacati per introdurre alle elementari e alle medie il docente con funzioni di coordinamento dell’attività didattica e di raccordo con i genitori, previsto dalla riforma della scuola. La bozza presentata mercoledì scorso è stata infatti giudicata inadeguata dai sindacati, che hanno chiesto più chiarezza e rispetto delle prerogative contrattuali.

«Se il governo vuole arrivare ad un accordo sa benissimo quali chiarimenti vanno fatti, per non violare le norme contrattuali e l’autonomia scolastica», puntualizza Massimo Di Menna segretario della Uil scuola, che fa l’esempio dell’abolizione dell’obbligo delle 18 ore settimanali previste dalla legge di riforma per il tutor alle elementari: «Va precisato che non è un’eccezione, ma che tutta la

disciplina resta quella già prevista dal contratte nazionale, dagli orari alla mobilità. «Va chiarito che la disciplina contrattuale di questi nuovi compiti non è limitata solo all’anno scolastico 2004/05, ma, come tutti i contratti, scadrà solo al momento del rinnovo», aggiunge Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola, la cui posizione rimarca la necessità delle sigle sindacali, anche le più possibiliste circa la firma del contratto, di garantirsi contro eventuali colpi di mano dell’amministrazione. Chiede il «ritiro immediato di tutti gli atti dell’amministrazione con le quali è stata forzosamente imposta l’introduzione del tutor» anche Alessandro Ameli, coordinatore della Gilda. Resta invece completamente negativo il giudizio della Cgil scuola di Enrico Panini, che contesta tutto, a partire dall’attribuzione alle scuole delle risorse previste per compensare i compiti di tutor, 66 milioni di curo circa: «Vanno ripartite tra tutti gli insegnanti, perché tutti svolgono i compiti che la Moratti vorrebbe assegnare solo al tutor».
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