Molti supplenti, nell’incertezza, rifiutano le nomine

Scuola: caos graduatorie, mancano 4.000 professori

di Anna Merola da Il Corriere della Sera ed. di Roma del 9/10/2004

 

Scuola, per i 4 mila professori romani in attesa delle nomine annuali dall’inizio dell’anno scolastico arrivano ancora cattive notizie. Per l’assegnazione degli incarichi annuali rischia di saltare anche ottobre perché gli elenchi dove figura la posizione di circa oltre 40mila precari, non sono ancora pronti: gli uffici del Csa (Centro Servizi Amministrativi) di via Pianciani, infatti devono ancora finire di esaminare i ricorsi presentati contro le graduatorie provvisorie di III fascia pubblicate l’11 agosto scorso. E la comunicazione di metà settembre scorso che rimandava alla prima settimana di ottobre per ulteriori notizie al momento resta disattesa. I tempi lunghi dell’ex Provveditorato romano, uno dei pochi in Italia che deve ancora affidare ai docenti che ne hanno diritto le nomine annuali, ha spinto il Ministero a prorogare al 16 ottobre la chiusura delle aree, (in gergo tecnico dei data base) per l’inserimento dei dati provenienti dal Csa nel Centro Informativo di Monteporzio che ogni anno prepara gli elenchi che vengono poi stampati e messi in rete. Ma la data sembra stare ancora stretta al Csa che sta ultimando le operazioni di verifica degli oltre 4mila ricorsi presentati. «Gli elenchi - dice la dirigente del Csa Maria Assunta Palermo - sono quasi pronti ma speriamo in qualche giorno in più di proroga per terminare il lavoro nel migliore dei modi. Dopodiché pubblicheremo le graduatorie, purtroppo una data certa ancora non siamo in grado di darla». Ma tra i corridoi degli Uffici di via Pianciani c’è chi parla, se tutto va bene, di fine ottobre per le pubblicazione e dei primi di novembre per le nomine. Ma nelle scuole romane è caos per la situazione di incertezza che si è venuta a creare tra i precari che vengono chiamati per le supplenze temporanee valide fino alla pubblicazione degli elenchi sui quali si assegneranno le nomine annuali. «Molti precari - spiega Beppe Foglio dell’Adaco, l’Associazione dei docenti abilitati con concorso ordinario - chiamati a sostituire il posto ancora vacante per mancata nomina, stanno rinunciando alla supplenza per non rischiare di interromperla tra poco, preferendo la sostituzione per malattia con la quale almeno ci sono più possibilità di proroga del contratto».

La situazione preoccupa i sindacati che il 15 novembre prossimo scenderanno in piazza contro la Riforma Moratti e contro gli altri problemi della scuola, primo fra tutti il caos-graduatorie «che - dicono i Cobas Scuola - ha fatto slittare a data sconosciuta le nomine dei professori con pesanti danni per i precari senza stipendio da mesi e per la qualità dell’insegnamento. Per 4mila classi la continuità didattica sarà bruscamente interrotta da una nomina che andava assegnata all’inizio dell’anno scolastico, mentre andando di questo passo gli studenti in questione conosceranno il professore, che li accompagnerà alla fine dell’anno scolastico, a Natale». I sindacati lamentano anche l’aumento del numero degli studenti per classe e la trasformazione delle ore a disposizione dei docenti di ruolo in supplenze interne a danno dei precari che non stanno lavorando. Per ora i docenti nominati sono stati circa un migliaio e sono tutti inseriti nelle graduatorie di I e II fascia.