Superiori, la riforma in primavera
di Alessandra Ricciardi da
ItaliaOggi del
14/10/2005
Riforma della scuola superiore entro la
primavera del 2005. Il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, ha
annunciato ieri che il decreto attuativo della legge n. 53/2003 per la
secondaria superiore sarà approvato in tempo utile per l'esercizio
della delega, che scade il prossimo 11 aprile.
Una riforma urgente, ha motivato il ministro Moratti, illustrando i
dati relativi al rendimento degli studenti.
Quelli che frequentano gli istituti di formazione professionale,
infatti, hanno livelli di apprendimento più bassi rispetto ai colleghi
dei licei, secondo quanto emerge dal progetto di valutazione della
scuola italiana, anno 2003-2004, condotto sperimentalmente per il
terzo anno consecutivo a cura del servizio nazionale per la
valutazione.
Mentre il liceo classico mostra un livello di apprendimento che va dai
59 su 100 per l'italiano ai 65/100 della matematica, l'istruzione
professionale crolla rispettivamente a 37/100 e 39/100.
Hanno fatto meglio gli istituti tecnici, a quota 46 e 54, e gli
artistici, i cui studenti hanno riportato votazioni medie di 47/100.
Nella catena dell'istruzione c'è dunque un anello debole, che va
rinforzato, ha detto il responsabile dell'istruzione, anche perché è
proprio per questo settore che giungono le maggiori richieste delle
imprese.
´È urgente dare alla formazione e istruzione professionale un livello
qualitativo indispensabile perché ogni giovane, attraverso qualunque
percorso di studi, possa raggiungere i saperi di base indispensabili
per trovare una occupazione qualificata', ha detto il ministro
dell'istruzione Moratti, che ha assicurato il risultato: il profilo di
uscita dei ragazzi dei licei e dei professionali "sarà unitario".
Il sistema di valutazione, che da quest'anno sarà obbligatorio per la
primaria e resterà invece sperimentale per la secondaria, conferma il
primato delle elementari con un punteggio di 70 su un massimo di 100
per tutti e tre i campi disciplinari oggetto di rilevazione, cioè,
italiano, matematica e scienze; meno bene, invece, le prime classi
della secondaria di primo grado (53 su 100 in italiano, 56 su 100 in
matematica, 64 su 100 in scienze). Per quanto riguarda le classi
testate degli istituti superiori, migliorano i risultati in italiano
(da 52 a 57 su 100) e scienze (da 49 a 56 su 100), mentre peggiorano
quelli in matematica e geometria (da 55 a 49 su 100).