Il Giudice riafferma il diritto al sostegno

Il diritto ad avere l’assistenza ad un insegnante di sostegno

viene garantito dalla legge.

 

  di Lu. Cr.da il Mattino di Napoli del 5/10/2004

 

È quanto stabilisce una sentenza del Tribunale di Salerno che ha accolto il ricorso dei genitori di un bambino di 11 anni di Nocera Inferiore al quale era stato tolta la guida di un docente nonostante la sua grave patologia. Francesco (il nome è di pura fantasia) frequentava la quinta elementare e giudicato a livello intellettivo «ritardato», ovvero sembra un bimbo di 3 o 4 anni. Inoltre lo scolaro presentava gravi disturbi anche a livello motorio. All’improvviso per lui l’insegnante di sostegno è stato tolto ed è rimasto da solo senza alcun aiuto fatto esclusione di quello dei bidelli (adesso collaboratori scolastici) e della maestra che ha sempre cercato di farlo integrare con i compagni di scuola.

I genitori di Francesco si sono rivolti all’associazione Cobas precari salernitani per il sostegno che a sua volta, vista la gravità della situazione ha passato la pratica nelle mani del loro ufficio legale.

«Ho presentato l’istanza a nome dei genitori del piccolo - dice l’avvocato Nicola Poto - e dopo un primo conflitto di competenze sollevato dalla Procura, il giudice Nicola de Marco ha stabilito che la competenza era del Tribunale ed ha chiesto gli accertamenti del caso. È stata quindi stabilita una perizia svolta dalla dottoressa Rita Russo, psichiatra infantile che ha accertato le patologie del bambino e le sue difficoltà intellettive nell’apprendimento. Alla luce di quanto emerso il magistrato ha stabilito che, per lo sviluppo dello studente, era indispensabile la figura di un docente che lo poteva accompagnare nel suo cammino di apprendimento».


Una sentenza che ha fatto scalpore e che apre le porte ai numerosi ricorsi presentati dai genitori che dopo 15 giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico vedono i loro senza aiuto, senza docenti che li affiancano, senza guida, spesso affidati anche per necessità fisiologiche ai collaboratori scolastici che, nonostante la loro buona volontà, non hanno i titoli formativi adatti per assistere portatori di handicap. Intanto, fioccano presso il ministero per la Pubblica istruzione, al Centro servizi amministrativi di Salerno , all’Istituto scolastico regionale e a diversi Dirigenti scolastici, accusati quest’ultimi di non aver nemmeno presentata l’istanza nonostante la documentazione presentata che attesta la disabilità dello scolaro o studente. Anche gli uffici legali degli altri sindacati si stanno preparando ad adire le vie legali per ottenere il riconoscimento di un diritto che non può essere calpestato in nome di una Finanziaria o di qualsiasi altro argomento che , alla luce dei fatti è solo anticostituzionale e viola le norme sull’obbligo scolastico e il diritto allo studio.


Nei prossimi giorni si sapranno gli esiti delle diffide presentate da molte famiglie sia a Salerno che in provincia e che coinvolgono decine di famiglie.