Conciliazione impossibile e sciopero certo

 da TuttoscuolaFocus N. 71/167 del 4/10/2004

 

 
Ben tredici ragioni. Tante sono le motivazioni ufficiali che hanno indotto i sindacati confederali della scuola a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale scolastico e a chiedere, per mera formalità, di esperire la procedura di conciliazione con l’Amministrazione scolastica.

Conciliazione che, con tutta l’eventuale buona volontà del Miur, non potrà mai essere raggiunta, visto che le 13 richieste spaziano dalla riforma costituzionale della devolution al tutor, dalla ventilata ipotesi del blocco degli scatti di anzianità al giudizio negativo sulla legge 53 di riforma, dalla richiesta di apertura del contratto alla immissione in ruolo di decine di migliaia di docenti e di Ata secondo le previsioni della legge 143/2004, e così via.

La conciliazione sarà dunque impossibile e la proclamazione di sciopero diventerà certa.

Del resto, con motivazioni che spaziano sui problemi di mondo scolastico a 360 gradi non potranno esserci persone che non si riconoscono almeno in una delle 13 richieste. È dunque un richiamo forte al milione e 100 mila addetti della scuola pubblica in una sorta di "chiamata alle armi" che sa quasi proprio di sciopero generale.

Forse i sindacati della scuola mettono per tempo le mani avanti perché, sapendo che anche tutti gli altri dipendenti pubblici si preparano allo sciopero per il rinnovo del biennio economico, non vogliono correre il rischio di vedere stemperate le loro ragioni in un generico sciopero del pubblico impiego finalizzato solamente al classico "pugno di dollari".