. . . e gli Enti locali battono cassa

per le spese legate alla riforma

 da Tuttoscuola dell'11/10/2004

 

Comuni e Province chiedono al Governo risorse consistenti per sostenere le spese provocate, a loro carico, dalla Riforma. Le richieste sono state definite durante l'incontro tecnico del 5 ottobre scorso a cui hanno partecipato rappresentanti dell'Anci, dell'Upi, delle Regioni e del Miur.

Le richieste sono state accompagnate da una forte preoccupazione circa l'entita' dei finanziamenti 2004 e 2005 posti a favore del Miur e già defalcati di oltre 60 milioni di euro per finanziare il contratto per i docenti tutor. L'Associazione dei Comuni (e con essa le Province e le Regioni) ha lamentato il fatto che tali risorse, oltre che esigue (per il momento), riguardano solamente gli interventi statali, senza previsione alcuna a favore degli oneri che devono sostenere gli Enti locali.

Per motivare le ragioni per una sostanziale ridefinizione del piano con certezza di erogazione di risorse, l'Anci (www.anci.it) ha elencato le principali voci di spesa di cui il piano dovrà tenere conto:

- Edilizia scolastica per la fornitura di 10.000 nuove aule per la scuola dell'infanzia e messa a norma del patrimonio scolastico esistente.

- Spese di funzionamento e servizi di supporto per le nuove sezioni di scuola materna e anche per l'attuazione dei nuovi moduli organizzativi (27+3+10 e 27+6+7) nella scuola primaria e secondaria di primo grado.

- Estensione dell'obbligo con espansione della spesa a carico degli enti locali.

- Alunni disabili, per i quali l'attuazione del diritto-dovere fino a diciotto anni comporta espansione temporale di frequenza e di connesse esigenze di assistenza.

- Altre spese (prevenzione del disagio e dell'abbandono; educazione degli adulti; libri di testo per gli alunni anticipatari della scuola elementare; etc.).

Di queste richieste e del finanziamento del piano quinquennale per la riforma si dovrebbe discutere nella seduta della prossima Conferenza unificata prevista per giovedì 14 ottobre.