Per l'anno 2004/2005 sono disponibili 126 milioni di euro

da spendere per i nuovi ordinamenti.

L'autonomia va a secco di risorse

Il 60% dei fondi vincolati per l'attuazione della riforma

 di Alessandra Ricciardi da ItaliaOggi del 26/10/2004

 

Scuole con le mani legate sull'utilizzo delle risorse del fondo d'istituto. Il 60% dei finanziamenti che arriveranno agli inizi del nuovo anno in nome dell'autonomia scolastica nelle casse degli istituti, e a fronte dei quali le istituzioni hanno già preso impegni per attuare il programma 2004/05, sarà devoluto all'attuazione della riforma Moratti, con precedenza alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo del sistema dell'istruzione, ossia scuola elementare e medie.
Una decisione, quella presa dal ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, a fine luglio scorso (direttiva ai direttori scolastici regionali n. 60/04) e con la quale le scuole stanno facendo i conti in questi giorni di avvio delle attività. Le risorse infatti sulle quali potranno contare per pagare le ore aggiuntive di lezione, per esempio, oppure i contratti degli esperti, in attuazione del piano dell'offerta formativa, saranno più che dimezzate, se lo stesso Pof non è tarato sulla riforma della scuola.

Una nuova difficoltà che si associa a quella ormai divenuta tradizionale dei ritardi con i quali le somme vengono accantonate prima alle direzioni regionali e poi alle singole scuole. Attuare così l'autonomia, come ha denunciato nell'ultimo rapporto la Corte dei conti, diventa sempre più un percorso ad ostacoli (si veda ItaliaOggi del 5 ottobre scorso).

Le risorse in ballo ammontano a 209,718 milioni di euro, destinati dalla Finanziaria 2004 ad attuare la legge n. 440/1997, che ha istituito l'autonomia didattica e amministrativa delle scuole. Per l'anno 2004, la direttiva fissa l'obiettivo prioritario nel garantire ´le iniziative volte a supportare la riforma degli ordinamenti scolastici con priorità per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo del sistema dell'istruzione, comprendente la scuola prima e la secondaria di primo grado', le iniziative connesse all'orientamento ´con riferimento alla funzione tutoriale', gli interventi ´per il sostegno della riforma degli ordinamenti scolastici nelle scuole paritarie', l'alternanza scuola-lavoro, anche nell'ottica della legge n. 53/2003.

Complessivamente sono sotto vincolo di destinazione circa 126 milioni di euro.

Di questi, oltre 15,7 milioni sono stati accantonati nelle casse dell'amministrazione centrale, per programmi di carattere nazionale.

Per le attività di formazione e aggiornamento del personale restano disponibili 21 milioni di euro.

Per i programmi nazionali è disponibile un ulteriore 10%.

Per la continuità dei progetti per l'insegnamento della lingua inglese e l'introduzione dell'insegnamento dell'informatica nella scuola primaria e il potenziamento della cultura scientifica, sono pronti 6,5 milioni di euro.

Altri 4,7 milioni di euro per i progetti di orientamento dei giovani.
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