La tormentata storia degli anticipi

nella scuola dell’infanzia

 da Tuttoscuola di mercoledì 3 novembre 2004

 

Con l’assegnazione di 406 posti di insegnante di scuola dell’infanzia prendono finalmente avvio (forse) gli anticipi nelle scuole dell’infanzia. Statali. Sì, statali, perché nelle scuole paritarie l’assenza di apposite trattative sindacali ha dato il via libera agli anticipi da diverso tempo.

A differenza degli anticipi di iscrizione alla scuola primaria, quelli per la scuola dell’infanzia, pur previsti in via sperimentale con attuazione immediata dalla legge di riforma, l’anno scorso erano stati solamente annunciati dalla specifica circolare n. 37/2003, ma erano rimasti sulla carta, a causa della mancata intesa con l’Associazione dei Comuni italiani (Anci) sulla fattibilità operativa.

Le iscrizioni di bambini anticipatari, accettate con riserva dalle scuole, erano rimaste al palo (ufficialmente, salvo soluzioni clandestine).

Con le iscrizioni per l’anno 2004-2005 il Miur ha dato formalmente il via libera agli anticipi nell’infanzia (per bambini che compiono tre anni entro il 28 febbraio 2005), ma, ad iscrizioni già avvenute (si è parlato di 32 mila domande di anticipo), lo stesso Ministero con la circolare 29/2004 ha posto come condizione per la piena attuazione degli anticipi anche l’accordo sindacale (solo scuole statali) che doveva definire figure professionali e modalità organizzative per gli anticipi.

Era il 5 marzo 2004 e, da quel momento, le 32 mila domande sono state poste in riserva di accettazione (fatte salve, sempre, le soluzioni clandestine). Otto mesi dopo, ad anno ampiamente avviato e con la trattativa sindacale ancora in alto mare, e con migliaia di genitori in attesa, il Miur ha deciso di rompere gli indugi e di assegnare ai vari territori 406 posti appositamente finanziati per consentire l’attuazione degli anticipi (art. 7 della legge di riforma).

I sindacati, informati dei contenuti della bozza di una circolare, per ora non hanno sostanzialmente espresso contrarietà. La decisione finale dovrebbe essere assunta mercoledì 3 novembre nell’incontro programmato con le organizzazioni sindacali.