Il verdetto sull’istituto allagato dopo 5 ore di consiglio di classe:

i ragazzi in lacrime accompagnati dai genitori.

Parini, 15 giorni di sospensione.

Corsi di recupero per gli studenti, poi il ritorno a scuola.

Il preside: l’espulsione non esiste.

di Annachiara Sacchi Gianni Santucci da Il Corriere della Sera del 10 Novembre 2004

 

MILANO - «È andata come doveva andare». Dopo cinque ore di consiglio di classe, dopo le lacrime dei ragazzi, dopo la lettura - per esteso - dello Statuto degli studenti e al termine di una votazione sofferta, Carlo Pedretti, preside del liceo classico allagato il 17 ottobre, legge la «sentenza» di fronte a studenti e professori. Poi commenta: «Abbiamo rispettato le norme scolastiche vigenti». Quindici giorni di sospensione per i vandali del Parini. Per i quattro «rei confessi» e per il quinto indagato che, di fronte all’autorità giudiziaria, si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda.


IL CONSIGLIO - Tutto comincia alle 16.30: nelle aule del liceo classico milanese si riuniscono i professori della I E, i rappresentanti di studenti e genitori, i 4 colpevoli accompagnati dalle famiglie e il quinto indagato con il padre. Spazio alle deposizioni: confronto fino alle 18.45. I ragazzi raccontano la loro versione dei fatti, i docenti chiedono chiarimenti. Sguardi tesi, volti tirati. «Non ci rendevamo conto - ripetono gli studenti - abbiamo fatto una follia e siamo disperati». «I nostri figli - aggiunge una madre - stanno scontando il loro gesto giorno per giorno, tra sensi di colpa e umiliazione». Pausa: «Ma sappiamo anche che vogliono riabilitarsi».


LO PSICOLOGO - Il consiglio si ritira per decidere. Una discussione complessa: «C’è reato - argomenta una professoressa - dunque si possono superare i 15 giorni di sospensione». Chiede di allontanare i ragazzi dalla scuola per un mese e mezzo. Altri docenti ribattono: «La missione della scuola è puntare al recupero dei ragazzi». Sarà questa la linea vincente. Con la richiesta di un sostegno: i colpevoli saranno seguiti da uno psicologo che li accompagnerà nel reinserimento.


LE SANZIONI - Alle 21.20 arriva il verdetto: 15 giorni per tutti, con decorrenza da oggi. Massimo della pena. I quattro ragazzi responsabili dell’allagamento (più il quinto indagato) non potranno tornare a lezione con i loro compagni. Ma saranno seguiti da due professori che si sono offerti di tenere corsi di recupero. «Ricordiamoci che l’espulsione - spiega Pedretti - non esiste più da anni. I ragazzi erano abbattuti, hanno pianto. Non c’è nessuna ragione perché debbano essere allontanati. Anzi: la scuola li accoglierà». Il preside chiede inoltre che gli studenti non siano «sottoposti a nessun linciaggio morale. Ora hanno bisogno di tranquillità per riprendere a studiare».


LE REAZIONI - «Sono sollevata - racconta una delle colpevoli - parlare davanti al consiglio è stata dura. Ma così abbiamo affrontato a testa alta le nostre responsabilità. Grazie alla scuola che ha deciso di riaccoglierci». Tre ragazzi sono orientati a restare al Parini, il quinto indagato anche. C’era un’unica studentessa convinta a cambiare scuola. Da ieri ha qualche dubbio.