Sistema di istruzione

e sistema di istruzione e formazione professionale:

 pari dignità?

 

 da Italiascuola dell'11/11/2004

 

Che forma avrà il sistema dell'istruzione secondaria superiore e della formazione professionale nel nostro Paese? Se ne sta parlando molto in questi giorni e, in mancanza di dati certi, sono molte le indiscrezioni che circolano. A rinnovare l'attenzione, e a portare nuovi argomenti al dibattito, hanno contribuito gli incontri delle settimane scorse tra i non meglio identificati gruppi di lavoro esterni e gli ispettori delle Direzioni centrali del Miur. Il lavoro dei gruppi esterni ha portato all'individuazione delle discipline e degli obiettivi specifici di apprendimento di ciascuno degli indirizzi degli otto licei. Agli ispettori toccherà invece la verifica dell'effettiva fattibilità delle proposte. Per il momento colpisce, come sottolineato da Tuttoscuola.com, che sta dando molto spazio agli sviluppi di questo fondamentale capitolo della Riforma Moratti, il sovraffollamento di materie che rischia di connotare troppo rigidamente l'architettura dei futuri indirizzi e di lasciare poco spazio all'autonomia didattica delle scuole.

Riguardo ai due sistemi tratteggiati in origine dalla Legge 53, quello dell'istruzione e quello dell'istruzione e della formazione professionale, l'orientamento prevalente sembrerebbe piuttosto andare verso uno sdoppiamento all'interno del primo dei due sistemi: quello dei licei. Emerge infatti un'area di licei più generalista (classico, scientifico, linguistico, scienze umane), proiettata verso il proseguimento degli studi all'università, ed un'altra a vocazione "professionalizzante", i licei ad indirizzi tecnologici ed economici, che assorbirà la domanda attualmente rivolta verso gli istituti tecnici e professionali di Stato. In questo modo la famosa "pari dignità" tra il sistema di istruzione e quello di istruzione e formazione professionale, molto probabilmente, non ci sarà mai. Perché la stragrande maggioranza della domanda di formazione professionale è destinata ad essere accolta da scuole inserite, con la dignità dei licei, nel sistema di istruzione. Il bacino di utenza del nuovo sistema di istruzione e formazione professionale difficilmente, sostiene Tuttoscuola.com, sarà più vasto del 5% che attualmente si rivolge al sistema regionale di formazione professionale.

E, intanto, sulle "Indicazioni nazionali" dei nuovi licei che il Miur si preparerebbe ad emanare, arriva la censura preventiva del Forum delle associazioni disciplinari, organizzazione che raggruppa quindici associazioni di insegnanti e docenti universitari delle principali discipline scolastiche. Oltre ai contenuti delle Indicazioni, si condannano i metodi che hanno portato alla loro redazione. Non ci sarebbe infatti stata nessuna, o quasi, forma di coinvolgimento delle associazioni. Dubbi, inoltre, sulla composizione e sulla competenza dei "gruppi di lavoro" istituiti dal ministro.