Prime anticipazioni sul piano di riordino del ministro Moratti, che deve essere presentato entro aprile 2005 . Superiori, latino e filosofia per tutti. Un punto certo: le due materie saranno comuni agli otto licei previsti I nodi: programmi e durata degli indirizzi.
di Luigi Illiano da Il Sole 24 Ore del !5/11/2004
ROMA. In arrivo i nuovi licei, con la riscossa di latino e filosofia che saranno insegnati in tutti gli indirizzi. E’ soltanto una delle novità che il ministero dell’istruzione si prepara a varare con il decreto sul secondo ciclo, vero banco di prova per la riforma targata Moratti, che detta anche i tempi per l’approvazione: entro il prossimo aprile 2005. Mancano poco più di cinque mesi alla scadenza, a viale Trastevere si lavora a pieno ritmo e qualche indiscrezione comincia a filtrare. Programmi A distanza di quasi due anni la commissione incaricata di scrivere la riforma dei Licei, istituita dal ministro Moratti nel dicembre 2002, sembra aver terminato i lavori. La commissione, articolata in otto gruppi, corrispondenti a ciascuno degli otto licei (Artistico, Classico, Economico, Linguistico, Musicale, Scientifico, Tecnologico, delle Scienze umane) ha consegnato al ministro gli Obiettivi specifici di apprendimento (programmi dei licei). I gruppi di lavoro avevano il compito di far quadrare un insieme di obiettivi, ai quali corrispondono specifiche discipline, in un’organizzazione quinquennale articolata in due bienni più un quinto anno di completamento e di orientamento all’università.
Orientamento. L’esigenza di orientare gli
studenti in modo efficace durante il quinto anno, qualora venisse
concesso un pacchetto consistente di ore opzionali alle scuole,
potrebbe dare risposta alle difficoltà che incontrano i giovani
nell’impatto con sistema universitario, sia nei test d’ingresso che
nel primo anno, dove l’abbandono raggiunge cifre allarmanti. A ciò si
aggiunge la possibilità offerta ai giovani di iscriversi, dopo il
quarto anno, al sistema dell’istruzione e della formazione tecnica
superiore (Ifts). Quadro orario La scelta dei modelli organizzativi influirà sul quadro orario complessivo e sull’articolazione delle discipline nel quinquennio. Riuscirà il ministro a mantenere lo schema orario proposto per il primo ciclo e composto da 891 ore per il curricolo obbligatorio e 198 ore opzionali facoltative per l’autonomia delle scuole? Dalle indicazioni finali dei gruppi, che nella fase di stesura definitiva sono stati affiancati dai tecnici del Miur, sembrano emergere ipotesi differenti per ciascun liceo con scelte che avvicinano la proposta alla situazione esistente. Quindi, nessun pacchetto di ore opzionali per l’autonomia, un orario complessivo obbligatorio di 33 ore settimanali che in alcuni casi potrebbe superare le 36 ore e un’organizzazione del quinto anno in forte continuità con biennio precedente recuperando, quindi, l’organizzazione attuate: biennio (ginnasiale) più il triennio (liceale). Non risulta evidente un’ossatura unitaria dell’insegnamento liceale nel suo complesso, e non ha avuto esito positivo l’indicazione che il ministro aveva dato come elemento caratterizzante del liceo: «Poche cose fatte bene», aveva ripetuto Moratti alla Commissione. I tempi. Nessuna certezza sui tempi di presentazione del decreto per il secondo ciclo. L’iter di approvazione del provvedimento comporterà un lavoro di difficile mediazione, anche perché sulle decisioni peserà molto il ruolo delle Regioni che hanno competenza esclusiva sull’istruzione e formazione professionale. Inoltre, non va sottovalutato il fatto che la delega scadrà ad aprile 2005, proprio nel mezzo della campagna elettorale per le elezioni regionali. Una coincidenza che potrebbe indurre a una richiesta di proroga se non addirittura a un ridimensionamento delle prospettive delineate dalla legge di riforma che intende creare un sistema di formazione professionale molto ampio e di pari dignità con il sistema liceale. |