Finanziaria & Fisco: gli effetti sulla scuola da TuttoscuolNews N. 175, 29 novembre 2004
Ma quale è stato il compromesso? C'è ancora incertezza sul nuovo testo che riguarda la scuola, a cominciare dal fatto che forse il taglio di organico è rimasto anche se, con calcolata abilità, è dissimulato e dovrebbe riguardare i posti dell'organico della scuola elementare attualmente occupati dagli insegnanti specialisti che insegnano solo la lingua straniera per garantire a tutti gli alunni l'insegnamento della lingua. La forbice riguarderà anche le supplenze nelle scuole, con probabile innalzamento della quantità di giorni necessari per poter nominare supplenti. Si parla di limite dei 15 giorni anche per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria. Se così fosse, queste scuole, per le assenze degli insegnanti fino a 15 giorni, dovrebbero prevedere l'impiego di docenti interni a disposizione (che di fatto non ci sono da quando questo governo ha abolito l'organico funzionale). In molti casi le scuole primarie potrebbero però essere costrette a ricorrere, con buona pace del miglioramento dei livelli di apprendimento, alla ripartizione degli alunni sulle classi e non potrebbero utilizzare i docenti in compresenza con compromissione delle attività opzionali previste dalla legge di riforma e che sono possibili grazie proprio alle ore eccedenti di servizio ( ). A questo punto l'eventuale quota oraria sottratta all'insegnamento per svolgere la funzione tutoriale (trattativa contrattuale permettendo) diventerebbe un lusso insopportabile. Insomma, alla fine non è prevalso, forse, l'interesse della scuola, ma la necessità di andare comunque avanti, di realizzare sulla "carta" la riforma. Che poi essa diventi o meno pratica quotidiana nelle scuole, sembra un problema rimandato a dopo. |