dal Maxiemendamento della Finanziaria. di Libero Tassella, 28/11/2004
Nella scuola secondaria: si può provvedere alla sostituzione del docente assente utilizzando, in coerenza con il piano dell’offerta formativa, i docenti in servizio nella scuola anche oltre il limite di 11 giorni, previsto dalle vigenti disposizioni e fino a un massimo di 15 giorni. Le conseguenti economie concorrono ad incrementare il fondo d’istituto. (da Breve guida pratica ad uso del supplente temporaneo) Questa norma sarà presto modificata (dall'1.1.2005), come è specificato nel nuovo testo del maxiemendamento della finanziaria 2005, nelle scuole secondarie non si potrà comunque nominare per supplenze inferiori a 15 giorni, in pratica si nominerà il supplente solo per supplenze da 16 giorni in poi e si introdurrà (Sic!!) il metodo, peraltro una prassi già largamente praticata e abusata con le conseguenze che tutti conosciamo, di dividere gli studenti della classe in cui il docente è assente nelle altre classi della scuola, risparmiando sulle supplenze brevi. Resta da capire se il metodo della divisione degli studenti nelle altre classi sia prioritario anche all' utilizzo dei docenti che si sono detti preventivamente disponibili a sostituire i colleghi momentaneamente assenti con ore di straordinario. Così le classi, già numerose a seguito dei decreti interministeriali sulla formazione delle classi allegramente interpretati da dirigenti e direttori regionali, lieviteranno ancor di più per accogliere ospiti di classi scoperte con grave compromissione dell'attività didattica. (La notizia è riportata da Il Mattino di oggi, articolo di Pietro Perone pag. 3). Immaginate cosa succederà in scuole e in classi con alunni con difficoltà nell' apprendimento e nella relazione interpersonale o con disabilità? Oppure nelle classi con trenta e più alunni, la gestione delle attività diventerà impossibile e quelle ore diventeranno una sorta di parcheggio. E' un mio parere personale, da prendere per quello che conta, ma è una gran brutta notizia, colleghi!!! Ancora una volta una legge Finanziaria entra all'interno dell'organizzazione scolastica, in una materia che dovrebbe essere definita per contratto, con istituti dagli effetti devastanti, con un unico e perverso obiettivo: quello di tagliare la spesa nell' istruzione pubblica. Non potendo risparmiare con norme che avrebbero sicuramente alienato consensi, ora il governo lo fa con istituti che non provocano un aperto disssenso ma che determineranno un aggravio e una dequalificazione del nostro lavoro nonchè un'ulteriore compromissione dell'offerta formativa. In pratica ci trasformano vieppiù da docenti a sorveglianti, ricordo quello che Ludovico Ariosto disse esasperato del suo cardinale . . . che da poeta lo aveva trasformato in cavallaro. Colgo l'occasione per salutare i colleghi che hanno partecipato all'assemblea nazionale di Fiuggi e resto in attesa di conoscere i documenti politici ivi approvati. |