Verso il congresso DS.

La scuola nella mozione Fassino

 da Tuttoscuola del giovedì 4 novembre 2004

 

Il principale partito della sinistra, i "Democratici di sinistra", sta preparando il suo congresso. Si confrontano più mozioni, tra le quali quella presentata dal segretario uscente del partito, Piero Fassino, e quella sostenuta dal grosso della sinistra interna, l’ex "correntone", guidata da Fabio Mussi e Pietro Folena.

Ci sono anche altre posizioni, ma si può dire che il confronto vero avviene tra le due mozioni maggiori: quella che fa capo a Fassino (ma anche a D’Alema e Amato), di ispirazione riformista, e l’altra, che potremmo battezzare massimalista (absit iniuria verbo: c’è una lunga tradizione...), più radicale e più vicina ai vecchi e nuovi movimenti. Come si collocano coloro che si occupano di scuola? Anche qui si ripete la divaricazione, ma il clima di forti tensioni che accompagna l’azione svolta dal ministro Moratti favorisce le posizioni più dure e intransigenti.

Tra i nomi più noti, alcuni come le senatrici Chiara Acciarini e Alba Sasso hanno sottoscritto la mozione della sinistra, e su questa posizione appare schierato anche il segretario della CGIL scuola, Enrico Panini [evidenziazione di gildavenezia]. Altri, come il responsabile scuola dei DS, Andrea Ranieri, sono più vicini a Fassino, la cui mozione, articolata in 25 tesi, ne dedica una alla "conoscenza" (la n. 10).

Il "taglio" della tesi è misurato e propositivo. Non compare la richiesta di abrogare la riforma Moratti [!] (cavallo di battaglia del comitato "Fermiamo la Moratti", che ha l’appoggio della sinistra ds), e si avanzano proposte che potrebbero essere condivise anche da una parte dell’elettorato (e dei partiti) di orientamento moderato, come quella di "non affidare le opportunità professionali al solo valore legale dei titoli di studio" o quella di incentivare la ricerca privata. E’ facile prevedere che su temi come questi il congresso dei diessini avrà ampia materia di discussione.