IL RETROSCENA

Il ministro disponibile a ritocchi sul 2% senza alterare la copertura della Finanziaria

Siniscalco promette tagli più leggeri

forse un baratto col fondo-università .

di Riccardo De Gennaro da la Repubblica del 16/11/2004

 

ROMA - Il ministro Siniscalco dice di essere disponibile ad alleggerire il taglio del due per cento al personale della scuola, ma senza alterare i saldi di copertura degli interventi di riduzione fiscale già stabiliti nella Finanziaria. Un´operazione, dunque, non facile per i limitati margini a disposizione e che rischierebbe di spostare la polemica su altri fronti: accontentare il ministero dell´Istruzione vorrebbe dire scatenare la reazione di altri ministri e categorie sociali.

Siniscalco e il ministro dell´Istruzione, Letizia Moratti, che si trova a Tokyo per una visita di lavoro, si sono sentiti più volte al telefono dopo la notizia del taglio di oltre 14mila insegnanti in due anni. Siniscalco avrebbe tentato - non si sa con quale esito - di tranquillizzare il ministro dell´Istruzione. «Le ho detto - ha spiegato il ministro dell´Economia, ieri a Bruxelles - che stiamo studiando alcune modifiche all´interno dei vari aggiustamenti di spesa che coprono gli aggiustamenti delle tasse, ma certo all´interno dei saldi già fissati». Saldi sui quali, ha sottolineato, «l´accordo è già stato fatto».

La polemica Siniscalco-Moratti non sembra tuttavia destinata a placarsi. Nei giorni scorsi la Moratti aveva respinto fermamente l´ipotesi dei tagli al personale della scuola, assicurando di essere del tutto all´oscuro dell´operazione e sostenendo che «i patti erano altri». Il fatto è che quel taglio è contenuto nero su bianco nell´emendamento fiscale del governo alla Finanziaria: «Per gli anni scolastici 2005/2006 e 2007/2008 - vi si legge testualmente - la dotazione organica del personale docente viene ridotta complessivamente del 2 per cento, in ragione dell´ 1 per cento per ciascuno degli anni scolastici considerati, rispetto alla consistenza numerica della dotazione organica determinata per l´anno scolastico 2004/2005». Un provvedimento analogo colpisce il personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
Se si procede nella lettura dell´emendamento riesce comunque difficile credere che il ministro Moratti fosse davvero ignara del provvedimento. L´emendamento prevede, infatti, che sarà lo stesso ministero dell´Istruzione a definire con propri decreti, di concerto con l´Economia, modalità e criteri per il raggiungimento di quegli obiettivi. Quando si vedrà con la Moratti per l´eventuale correzione dei tagli del personale della scuola, Siniscalco le ricorderà poi sommessamente l´aumento previsto in Finanziaria dei fondi per l´Università, di competenza dello stesso ministro. Nel triennio 2005-2007, il Fondo Università sarà infatti alimentato con 600 milioni di euro all´anno. Facile prevedere le parole del ministro economico: «Cara Moratti, se vuoi minori tagli sulla scuola devi rinunciare a qualcosa destinato all´Università. Non puoi chiedere di più da una parte e dall´altra».