Arrivano 400 posti per la scuola dell'infanzia

Al tempo stesso - compatibilmente con la disponibilità delle strutture - potrebbero essere accolti anche i bambini con meno di tre anni. Positivi, ma cauti, i commenti dei sindacati. Da Bologna arrivano già le prime proteste: "I 46 posti a noi destinati sono una goccia nel mare"

 di R. P. da La Tecnica della Scuola dell'1/11/2004

 

Potrebbe sbloccarsi già in settimana la vicenda dei 400 posti per la scuola dell'infanzia promessi dal Ministero e tenuti fino ad ora congelati in attesa che si concluda la trattativa sull'art. 43.

I sindacati avevano protestato per questa interpretazione avvalorata anche da un intervento in Commissione camerale del sottosegretario Valentina Aprea e avevano sottolineato come gli organici siano materia extra-contrattuale e soggetta unicamente ad informazione preventiva.

La tesi è stata accolta dal Ministero che  qualche giorno fa ha convocato le parti dicendosi intenzionato a procedere al più presto alla distribuzione dei 400 posti di scuola dell'infanzia finanziati con i fondi destinati all'avvio della riforma.

Positivi ma cauti i commenti sindacali.

Cislscuola, per esempio, valuta favorevomente  "la decisione dell'Amministrazione di sbloccare  l'istituzione dei nuovi posti utilizzando le risorse disponibili anche se l'intervento risulta assolutamente parziale e tardivo rispetto all'avvio dell'anno scolastico".

Va segnalato che le dichiarazioni della Cislscuola sembrano aprire la porta alla possibilità di accogliere fin da subito i bambini con meno di tre anni, anche se la trattativa sull'art. 43 non è ancora conclusa: "Gli anticipi - si legge infatti nel comunicato stampa sindacale - possono essere accolti solo come fenomeno assolutamente residuale e qualora ricorrano tutte le condizioni previste dalle due suddette circolari" (la 101 del 2002 e la 29 del 2004, ndr)".

"In tal caso - precisa ancora Cislscuola - l'intervento deve assumere un carattere "sperimentale", prevedendo  la riduzione del numero dei bambini nelle classi che dovessero accogliere alunni under 3".

Anche Cgil-Flc valuta positivamente la soluzione proposta dal Miur ma si affretta a sottolineare che "il dissequestro di questi posti rappresenta solo una parziale risposta alle esigenze di superamento delle liste d'attesa e per la generalizzazione della scuola dell'infanzia, che rimane una priorità assoluta".

I posti saranno assegnati alle diverse Direzioni Regionali che provvederanno a distribuirli in base alle richieste presentate.

Ma già ci sono polemiche e proteste: da Bologna, per esempio, fanno sapere che i 46 posti destinati alle scuole della regione sono un goccia offerta a chi sta morendo di sete.