IL GOVERNO.

«Abbiamo assunto 65 mila precari».

da Il Corriere della Sera del 15 Novembre 2004

 

Il ministro Letizia Moratti dice di essere all’oscuro dei tagli di 14 mila docenti previsti dalla Finanziaria. E di non condividerli. Inoltre, respinge le accuse di blocco degli organici e rivendica l’assunzione di 65 mila precari storici e di 11 mila tra amministrativi e bidelli

LA RIFORMA - Secondo il ministro, le accuse partono da una non corretta valutazione di tutti gli aspetti della legge. Primo punto: il tutor non significa maestro unico, ma solo una figura di riferimento che, soprattutto nei primissimi anni di scuola, è meno disorientante per il bambino. Le altre figure, poi, non vengono eliminate, ma riorganizzate


MINORE RIGIDITà - Secondo punto: il tempo pieno e quello prolungato non vengono aboliti, ma viene prevista accanto a essi una diversa possibilità, che può andare incontro alle esigenze delle famiglie e delle scuole. Per rendere meno rigidi gli schemi. Le 27 ore sono soltanto il limite minimo obbligatorio


INGLESE E IMPRESA - L’inglese fin dai primissimi anni della scuola è fondamentale per le generazioni future, così come l’uso del computer e il percorso professionale con stage nelle imprese. Sono tutti passi in avanti per modernizzare la scuola e renderla più adeguata alle esigenze del mercato del lavoro. Insomma, «una scuola che cambia e mette al centro lo studente e la partecipazione delle famiglie».