2015, fine della scuola? Sì, se non cambia

 da TuttoscuolNews N. 175, 29 novembre 2004

 

La   scuola  come  è  stata  fino  a  oggi  rischia  di  avere  poche possibilità di svolgere un ruolo strategico  nella  formazione  delle nuove generazioni se non farà, nei prossimi dieci anni, un gigantesco sforzo di adeguamento alle nuove esigenze e condizioni nelle quali gli studenti del prossimo futuro si troveranno ad  apprendere.  Queste  le conclusioni tratte dal direttore di Tuttoscuola, Giovanni Vinciguerra, al termine del convegno organizzato dalla rivista alla Fiera di Genova nell'ambito di ABCD, la nuova manifestazione che ospita al suo interno il Ted (Salone delle tecnologie multimediali), visitata da migliaia di operatori professionali, con un incremento di oltre  il  30%  rispetto all'ultima edizione.

Il pubblico ha seguito con attenzione il convegno, che si è svolto in forma di dibattito  a  più  voci,  stimolato  dal  giornalista  della "Stampa"  Raffaello  Masci,  tra  gli  autorevoli  relatori  (i  prof. Bagnara, Tagliagambe e Cortigiani, e la dott. Donati del Censis), e  i partecipanti.

Il più esplicito  nel  prevedere  la  fine  dell'attuale  modello  di scuola, ancora fondato sul primato del libro  e  della  scrittura,  è stato il  prof.  Bagnara:  per  essere  all'altezza  del  suo  compito istituzionale la scuola futura, già nel 2015, non potrà  che  essere multimediale, flessibile e personalizzata, a  seguito  dello  sviluppo iperbolico delle tecnologie  informatiche  e  telematiche.  Ma  dovrà anche garantire a tutti i giovani, ha detto il prof.  Tagliagambe,  il saldo    possesso   di   solide  competenze  di  base  (linguistiche, logico-matematiche, informatiche), tali da metterli in  condizione  di continuare  ad  imparare  per  tutta  la  vita.  Ciò  richiederà  un gigantesco sforzo di aggiornamento della  cultura  e  dei  metodi  dei docenti, che per l'80% saranno, nel 2015, gli stessi che sono oggi  in servizio. È questa, forse,  l'incognita  più  rilevante  che  dovrà essere decifrata nei prossimi anni.