Il "nodo" dei libri di testo
di Reginaldo Palermo da La Tecnica della Scuola del
30/07/2004
A maggio molti collegi dei docenti,
soprattutto nella scuola elementare, hanno deliberato di adottare
materiale alternativo al libro di testo. L'intento era quello di
ostacolare l'avvio della riforma rifiutando l'uso di libri di testo
adeguati alle nuove Indicazioni nazionali. Adesso, però, l'adozione
alternativa bisognerà praticarla davvero. Ma c'è chi pensa già ad una
bella soluzione "all'italiana".
I primi nodi stanno per venire al
pettine: ci riferiamo alle iniziative messe in atto in molte scuole
d'Italia per contrastare l'avvio della riforma nel primo ciclo di
istruzione.
Secondo segnalazione che ci pervengono da alcune realtà territoriali,
uno dei problemi riguarda l'adozione dei libri di testo. Come si
ricorderà, a maggio molti collegi dei docenti, soprattutto di scuola
primaria, avevano deliberato di procedere alla cosiddetta "adozione di
materiale alternativo al libro di testo". La norma che consente di
utilizzare le cedole librarie per l'acquisto di materiale didattico da
utilizzare per la costituzione di biblioteche di classe o per dotare
gli alunni di specifici quaderni operativi esiste da tempo; ad essere
precisi si tratta dell'art. 5 della legge 517 del 1977.
La ratio della norma è quella di consentire alle classi che
realizzando forme di sperimentazione metodologica e didattica di
sostituire il libro di testo, ritenuto uno strumento rigido e
uniforme, con materiali più flessibili e facilmente adattabili alle
esigenze dei singoli alunni.
In realtà molti dei collegi che nel maggio scorso hanno deliberato
l'adozione alternativa lo hanno fatto più che altro con l'intento di
non adottare i libri "riformati" che fanno riferimento alle nuove
Indicazioni nazionali.
L'idea di molti insegnanti era anzi proprio quella di utilizzare le
cedole librarie per ottenere dalla case editrici i vecchi libri non
riformati.
Il fatto è che in molti casi gli editori non saranno in grado di
consegnare i vecchi testi; a questo punto i docenti che hanno chiesto
di adottare il materiale alternativo si troveranno nella situazione di
dover davvero procedere in questa direzione; e qui nascono i problemi,
perché in diversi casi si tratta di insegnanti che da sempre usano il
libro di testo e che quindi potrebbero trovarsi in seria difficoltà se
dovessero ricorrere a materiale alternativo.
Come nella migliore delle tradizioni è probabile che il problema venga
risolto all'italiana; in molti casi le cedole librarie verranno
comunque convertite in libri di testo (riformati, visto che i
non-riformati sono ormai quasi introvabili): i docenti potranno
lavorare tranquilli, mentre chi ha sostenuto la "battaglia" contro i
libri riformati potrà sbandierare i dati ricavati dalle delibere dei
collegi affermando che l' x% delle scuole ha rifiutato i libri della
riforma.