Incontro fiume a Trastevere tra vertici del ministero dell'istruzione
e direttori scolastici regionali.

 Scuola, assunzioni in alto mare

 Al centro della contesa è la ripartizione dei 15 mila contratti

 da ItaliaOggi del 23 luglio 2004

 

Nel caos le assunzioni della scuola. Non riescono a vedere la luce le 15 mila immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico, nonostante la scadenza attualmente in vigore per realizzarle, il prossimo 31 luglio, sia ormai alle porte.
Al momento della chiusura dell'edizione odierna di ItaliaOggi, era ancora in corso a viale Trastevere l'incontro tra i vertici del ministero dell'istruzione e i direttori scolastici regionali per ripartire sul territorio il contingente dei contratti a tempo indeterminato autorizzato: tra i risultati inattesi sulle operazioni di mobilità, gli errori del sistema informativo del ministero, le esigenze particolari di alcune province e di alcune classi di concorso, la suddivisione è stata più volte rivista senza approdare a un accordo. E intanto il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, decideva se presentare, oggi, al consiglio dei ministri un decreto d'urgenza per far slittare al 25 agosto il termine per la stipula dei contratti. Un rinvio che tutti giudicano inevitabile. Tanto che gli stessi uffici scolastici provinciali hanno sospeso le operazioni di verifica delle graduatorie permanenti, le liste dalle quali realizzare la metà delle assunzioni. Il sospirato rinvio, che consentirebbe di rifare il conto dei punteggi di ogni docente candidato a una cattedra statale alla luce dei criteri di valutazione introdotti dalla legge n. 143/2004 e dalle successive modifiche, doveva arrivare con il decreto omnibus sulla p.a. (il nuovo termine era fissato al 20 agosto). Ma il provvedimento in questione è bloccato in aula alla camera e ha i giorni contati: se non sarà approvato entro il 27 luglio, decadrà.

 

Le opzioni del ministro Moratti. Il ministero dell'istruzione potrebbe attendere le sorti del decreto sulla p.a. prima di presentare un provvedimento d'urgenza, a questo punto nella seduta del cdm del 29 luglio.

Il decreto legge dovrebbe, oltre alla proroga dei termini, recepire anche le modifiche apportate dal ddl Ac 5051 alla legge 143/2004. Gli emendamenti si sono resi necessari per evitare un nuovo contenzioso con i docenti, intervenendo su alcuni punteggi e sulla loro vigenza. Sempre ieri una rappresentanza dei movimenti precari interregionali ha manifestato di fronte a palazzo Montecitorio per chiedere certezza e trasparenza nelle nuove nomine.

 

Le richieste dei sindacati. "È necessario un intervento urgente del governo, ormai ineludibile, perché siano evitati i guasti prodotti dalla legge n. 143, di cui si ha piena consapevolezza e che hanno sollevato la protesta generale", spiega Francesco Scrima, segretario della Cisl scuola, che attacca, "è inspiegabile e inaccettabile che il governo non avverta l'emergenza e non intervenga, quando l'unica certezza, allo stato attuale, è che i giochi si chiudono il 31 luglio". Sono bloccate non solo le assunzioni a tempo indeterminato, ma anche le operazioni di utilizzazione e le assegnazioni provvisorie del personale di ruolo.

La situazione "!è di totale confusione, mancano direttive precise agli uffici scolastici, i docenti non sanno più cosa sarà di loro"!, continua Massimo Di Menna, responsabile della Uil scuola. "Il governo sta dando un'ulteriore prova della propria inadeguatezza", rincara Enrico Panini, numero uno della Cgil scuola.

 

Cosa manca. Oltre un decreto di proroga dei tempi per fare i contratti di assunzione e di modifica dei punteggi previsti dalla legge n. 143, il ministero deve comunicare la ripartizione tra province e classi di concorso del contingente di posti a disposizione.

Dovrà, inoltre, chiarire, con nota tecnica allegata (si veda ItaliaOggi di ieri), i criteri con cui procedere all'individuazione delle cattedre da coprire e sul come realizzare le eventuali compensazioni. È attesa dai Csa, i Centri per i servizi amministrativi, anche una circolare esplicativa dei criteri di revisione delle graduatorie. Sono coinvolte in particolare le posizioni dei docenti di terza fascia. .