Sindacati in allarme per i tagli imposti dal ministro Moratti.

Centinaia di precari perdono la supplenza annuale .

Via i prof di Inglese dalle elementari.

La Finanziaria abolisce gli "specialisti": 1.400 posti in bilico.

Il direttore della Monti Iblei: "Un disastro per l´insegnamento delle lingue".

Non saranno sostituiti i maestri assenti per pochi giorni.

di Salvo Intravaia da la Repubblica ed. di Palermo del 22/12/2004

 

La scure del ministro Moratti, quest´anno, cade pesantemente sulla scuola elementare. Nei prossimi due anni in Sicilia dovrebbero sparire circa 1.400 posti di scuola primaria e per i supplenti le possibilità di lavorare si ridurranno drasticamente, fin quasi ad azzerarsi.

Il maxiemendamento alla Finanziaria 2005 dedica sei commi alla scuola. Due penalizzano pesantemente l´elementare. Il primo riguarda il rientro su posto comune di tutti gli "specialisti" di lingua straniera (che insegnano esclusivamente Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo in sei o sette classi). Il secondo comma mette un tetto alla spesa per le "supplenze brevi" (quelle di qualche giorno): 766 milioni di euro per il 2005 e addirittura 565 per l´anno successivo. Il rientro dei 1.403 posti attualmente coperti nell´Isola da docenti specialisti avverrà dopo che tutte le maestre non abilitate all´insegnamento della lingua straniera, spesso anche alle soglie della pensione, avranno acquisito la specializzazione attraverso un corso di formazione obbligatorio.

«Per l´insegnamento della lingua sarebbe un disastro», sbotta Giovanni Cigna, direttore della scuola elementare Monti Iblei. «Gli specialisti - spiega - sono spesso laureati o hanno seguito corsi di 400 ore: fra tutti gli insegnanti sono quelli che hanno maggiore dimestichezza con l´insegnamento della lingua straniera». Pesante anche il giudizio della Cgil Scuola. «Siamo di fronte - dice il segretario regionale, Enza Albini - a fatti che dimostrano come il rilancio della scuola attraverso le tre "I" di Berlusconi sia fallito. Oggi gli "specialisti" sono gli unici ad assicurare quel po´ di lingua straniera agli alunni delle scuole elementari. Con questa manovra la ?I´ di Inglese naufraga miseramente. I primi a essere raggirati dal patto, falso, firmato dal presidente del Consiglio con gli italiani sono gli stessi alunni e le loro famiglie».

Oltre agli scolari, saranno i precari a pagare un prezzo alto. Gli "specialisti" potranno subire i disagi del cambio della sede di servizio, ma il loro rientro avverrà a scapito dei posti attualmente occupati dai supplenti annuali. «Ormai - sostiene Giusi Barbaro, portavoce provinciale del Miip (il Movimento interregionale insegnanti precari) - i precari sono allo sbando, sempre più bistrattati e senza certezze». In provincia di Palermo, ad esempio, i posti coperti finora dai docenti specializzati (280) è di poco inferiore al numero delle supplenze assegnate a settembre nella scuola elementare (circa 300).

Ma non è tutto. Le possibilità di lavorare anche per qualche giorno, e di guadagnare punti e soldi, si riducono al lumicino anche per effetto del taglio sul capitolo di bilancio delle supplenze brevi. «Siamo sfiduciati - dice Angela Marte - Già quest´anno si lavora poco e in futuro le possibilità saranno quasi nulle».

Un esempio: l´anno scorso alla scuola elementare Garzilli, per sostituire le insegnanti assenti per malattia (e per altri motivi), sono stati spesi quasi 90 mila euro. Se per ridurre le spese, come progettano i tecnici del ministero dell´Istruzione, la sostituzione nella scuola elementare sarà consentita solo per assenze del titolare superiori a 15 giorni (e non a 5 come adesso) cosa ne sarà dei bambini? «Saranno suddivisi tra le altre classi», sostiene Barbaro. «Oppure affidati al bidello», ipotizza il direttore Cigna. Che aggiunge: «Non si possono seguire criteri ragionieristici. Queste soluzioni sono possibili solo per un paio di giorni, poi occorrerà nominare un insegnante». Tempi grami, quindi, per i 22 mila iscritti in Sicilia nelle graduatorie dei precari di scuola elementare. Né prospettive migliori si schiudono per i novemila studenti iscritti al corso di laurea in Scienze della formazione primaria nei tre atenei siciliani.