COORDINAMENTO PRECARI E

DISOCCUPATI DELLA SCUOLA

PROVINCIA DI VENEZIA

 

 

Finanziaria, ruolo e GP.

dal Coordinamento Precari di Venezia,24/12/2004.

 

In risposta a molte lettere che ci chiedono un parere sulle future immissioni in ruolo e sulle conseguenze delle sentenze dei Tar relative alle supervalutazioni dei punteggi, possiamo solo fare una rapida analisi della situazione attuale.

Per quello che riguarda le assunzioni a T.I. nel prossimo anno, il testo della Finanziaria 2005, non prevedendo blocchi per il reparto scuola, ci convince che le nomine in ruolo ci saranno e che faranno anche parte del piano pluriennale richiesto dalla Legge 143/04. La vicinanza alle elezioni politiche del 2006 rinforza poi ancora di più il nostro pensiero.

Per quanto concerne la modifica della tabella di valutazione dei punteggi in GP (Leggi 143/04 e 186/04), sia in termini di retroattività che in termini di supervalutazione del servizio, è nostra opinione che non potranno esserci modifiche. Ne siamo convinti per una serie di constatazioni: a) l'unica proposta di legge finora presentata in tal senso è dell'Opposizione e pertanto destinata a nessuna considerazione parlamentare; b) i tempi necessari all'iter di una legge in materia ci appaiono ormai già troppo in ritardo per consentire un'applicazione delle eventuali modifiche in tempo utile per il prossimo aggiornamento delle GP; c) nessun politico della Maggioranza ha finora manifestato una concreta volontà di modificare le Leggi 143/04 e 186/04; d) non riteniamo che il Ministro Moratti vorrà avventurarsi in ulteriori modifiche dei parametri di valutazione, vista l'esperienza fatta all'avvio di quest'anno scolastico; e) le opinioni dei giudici dei tribunali regionali devono ora scontrarsi con una legge dello Stato e non più con un decreto o un'ordinanza ministeriale.

Resterebbe aperta un'unica porticina, costituita dalle iniziative dell'assessore Salvaterra nella provincia trentina, in relazione ai punteggi raddoppiati, che potrebbero costituire almeno uno spunto di riflessione parlamentare sui reali contenuti delle due leggi.