INUTILI MINACCE PER CHI NON ADOTTA IL TUTOR.

UNA FIGURA TUTTORA INAPPLICABILE.
 

  da Scuola oggi del 26 agosto 2004

 

C'era da aspettarselo: nella confusione che si è venuta a creare in vista dell'avvio dell'anno scolastico, c'è anche chi cerca di forzare la mano a direttori scolastici regionali e di conseguenza ai dirigenti scolastici, perchè la riforma vada comunque avanti. Sul caso del tutor innanzitutto, per cui è sceso in campo in prima persona il direttore generale Pasquale Capo con una nota di minaccia nei confronti di chi non vuole e non può adottare nella propria scuola questa nuova figura. Un intervento che ci pare più che altro controproducente perchè radicalizza tensioni che poi pagano gli operatori scolastici e, di conseguenza, alunni e famiglie. Le scuole hanno di fatto finora respinto nella stragrande maggioranza questa innovazione così come prevede la riforma.

Secondo fonti sindacali, ad esempio, le scuole lombarde al 90 per cento sono contro il tutor del MIUR. "E comunque - precisa Renato Colombo a nome della segreteria regionale dello Snals - sono le scuole che devono decidere". Aggiunge Rita Frigerio, segretaria Cisl scuola: "Noi ci riferiamo all'impegno del ministro: l'adozione del tutor verrà presa in considerazione solo dopo la trattativa sindacale. Che non è nemmeno iniziata. Chi vuol forzare la situazione si deve assumere la responsabilità di colere uno scontro che noi non abbiamo cercato".

Pasquale Capo insomma farebbe bene a stare più in silenzio. Per non essere costretto a rimangiarsi nei fatti le sue uscite fatte per compiacere un ministro oggi certo più cauto di lui.