Mancano cinquemila professori, graduatorie solo il 10 settembre.
Mauro Arena, coordinatore per l’avvio delle
lezioni:
di Anna Merola, dalla cronaca di Roma del 23 agosto 2004
I professori? È quasi impossibile che siano tutti in classe per l’avvio dell’anno scolastico. Al momento, infatti, ne mancano all’appello 5mila. Docenti che ogni anno riempiono le cattedre vacanti attraverso l’assegnazione di una nomina annuale, ma l’incarico, ambito da molti supplenti perché copre economicamente fino ad agosto, non può però prescindere dalla pubblicazione definitiva delle graduatorie di III fascia, che non sarà pronta prima di due settimane. E se si considera che l’anno scorso le nomine, cominciate a fine luglio, si conclusero a novembre, per i precari, ma anche per le scuole che aspettano i supplenti annuali e che dovranno attingere dall’elenco delle graduatorie di Circolo e di Istituto dell’anno scorso per i supplenti temporanei, non c’è molto da star tranquilli. «La nostra è una lotta contro il tempo - spiega Mauro Arena, coordinatore delle operazioni di avvio dell’anno scolastico, al lavoro anche di sabato per compiere l’«impresa graduatorie», venuto apposta dal Csa di Viterbo («dove - dice - le nomine sono state fatte da un bel po’») - stiamo tutti lavorando sodo, ma occorre tempo per rivedere le posizioni degli oltre quattromila docenti che hanno fatto ricorso per non incorrere in nuovi errori, perciò ipotizziamo l’uscita definitiva degli elenchi di III fascia in cui figurano le posizioni di 46mila precari, tra il 7 e il 10 settembre. Subito dopo partiremo con i contratti».
Il tutto in coincidenza con l’avvio della scuola
che in molti casi comincia prima del 16 settembre, un inizio che si
prospetta difficile anche per le altre 5mila nomine da assegnare ai
collaboratori scolastici (vecchi bidelli) e al personale non
scolastico. Dal 1° settembre in poi invece toccherà al personale non scolastico, oltre un terzo dei posti disponibili (65 su 166) sarà coperto dai collaboratori scolastici, i vecchi bidelli.
«Tutte assunzioni - tiene a precisare il
coordinatore Mauro Arena - che andranno avanti anche se chi è stato
convocato non si presenta. Dunque chi è fuori Roma o non ha ricevuto
il telegramma perché magari ha un altro indirizzo, non deve
preoccuparsi. Le nomine verranno fatte d’ufficio e per la scuola si
sceglierà quella più vicina all’indirizzo di residenza del professore.
La prima sede sarà provvisoria per un anno, dall'anno dopo sarà
assegnata al docente quella definitiva". |