Il programma di John F. Kerry per la scuola
da
Fuoriregistro del 4/8/2004
A proposito dei commenti su Rutelli, del
continuismo, delle domande su cosa farebbe la sinistra se fosse al
posto della destra, riportiamo da Tuttoscuola:
Anche la politica scolastica fa parte dei temi
più dibattuti nella campagna elettorale americana. In Italia non se ne
sa quasi nulla, perché l’attenzione dei nostri commentatori cade
essenzialmente sulla politica estera (guerra in Irak) o sulla politica
economica (calo della crescita del PIL dal 3.7 al 3%, beati loro), ma
buona parte del confronto tra i candidati alla Casa Bianca si svolge
in realtà su temi di politica interna: sviluppo economico, sicurezza,
sanità e scuola.
Ecco in sintesi il programma di politica
scolastica del ticket Kerry-Edwards (i due vengono presentati dai
media come coautori delle proposte, alla pari, almeno in campagna
elettorale):
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Creazione di un Fondo nazionale per il
finanziamento permanente del sistema educativo di base, che negli USA
dura 12 anni (attualmente il livello della spesa è stabilito dal
Congresso, che la può tagliare a sua discrezione).
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In tale quadro, rifinanziamento della legge "No
Child Left Behind", proposta da Bush ma approvata da una maggioranza
bipartisan. Negli ultimi 3 anni la spesa per questa legge è stata di
27 miliardi di dollari inferiore a quella promessa. I democratici
promettono di aumentare gli stanziamenti di 10 miliardi all’anno.
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Migliore gestione (non, quindi, rifiuto o cambiamento di fondo) della
legge in vigore, per consentire la riduzione del numero di allievi per
classe, migliori sistemi di valutazione sia degli apprendimenti che
del funzionamento complessivo delle scuole, ulteriori interventi a
favore delle scuole in difficoltà, prima di chiuderle (e di offrire ai
genitori i "vouchers" per iscrivere i figli ad altre scuole); sostegno
a programmi educativi pre-scolastici e di doposcuola (scuole aperte
fino alle 18 per 3.5 milioni di allievi, con trasporti gratuiti).
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Stanziamento di 24.8 miliardi di dollari per un vasto programma di
miglioramento degli edifici (14 milioni di allievi studiano
attualmente in scuole che stanno al di sotto di accettabili standard
di qualità).
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Piano quadriennale di formazione o riqualificazione per 500.000
insegnanti di elevata qualità (high-quality teachers), da utilizzare
in situazioni con particolari necessità di intervento o per
particolari insegnamenti, ai quali saranno offerti aumenti di
stipendio (5.000 dollari) e migliori opportunità di carriera. Nuovi
sistemi di valutazione (sempre mediante test) per i nuovi insegnanti
che entrano nelle scuole, e nuovi criteri retributivi, che tengano
conto dei miglioramenti realizzati dagli allievi: quasi una riedizione
del "merit pay", che peraltro è sempre stato una bandiera dei
repubblicani più che dei democratici...
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Particolare impegno per il miglioramento dei livelli di apprendimento
della matematica e dell’inglese (soprattutto della comprensione della
lettura: "reading"); sostegno allo sviluppo di curricoli equilibrati
(che negli USA, com’è noto, vengono decisi a livello di scuola o di
distretto), nei quali siano comprese, oltre a matematica e inglese, le
scienze, la storia, la letteratura e le arti. Singolare che non si
parli di tecnologia, ma probabilmente perché viene data per scontata,
costituendo essa di fatto, e sempre di più negli USA, la base
strumentale e ambientale di tutti gli altri apprendimenti.
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